DA METROPOLIS DEL 1 FEBBRAIO
Due rapine in banca in poco meno di un’ora. Una tentata, e finita con l’arresto di uno dei responsabili, l’altra portata a termine con l’ausilio di quattro fucili a canne mozze. Momenti di paura ieri pomeriggio tra Pomigliano d’Arco e Casalnuovo di Napoli quando due gruppi di malviventi sono entrati in azione a Casalnuovo alle 15,30 e nella vicina Pomigliano alle 16,20 circa.
Nel primo colpo, Giuliano Minieri, 21 anni, napoletano e incensurato, è entrato, armato di coltello, nella “Banca Popolare di Bari” su corso Umberto e, dopo essersi avvicinato al cassiere dell’istituto di Credito ha cercato di costringerlo ad aprire la cassaforte temporizzata. All’esterno un complice lo attendeva in sella a uno scooter bianco di grossa cilindrata. Nella banca erano presenti il direttore, gli impiegati e gli operai di una ditta che stavano effettuando alcuni lavori di ristrutturazione. Visto che la cassaforte “tardava” ad aprirsi, il malvivente ha costretto impiegati e operai a spostarsi dietro le casse, in maniera da poterli controllare meglio. In quel momento però un cittadino che passava per strada si è insospettito ed ha chiamato il 112, immediato l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna (agli ordini del capitano Michele D’Agosto). Alla vista della pattuglia il complice che era all’esterno della banca è fuggito a piedi, abbandonando lo scooter, mentre Minieri è rimasto “bloccato” nella banca. A quel punto ha tentato una ritirata strampalata, ha prima intimato al direttore di non aprire la porta ai carabinieri e poi ha nascosto il coltello in un borsello e ha tentato di farsi passare per uno degli operai che stava ristrutturando la banca. Tentativo goffo, il rapinatore è stato individuato e bloccato dai militari di D’Agosto. Altra imprudenza: a commettere la rapina ci era andato con lo scooter di proprietà del padre. Ora gli uomini dell’Arma cercano il complice mentre lui è stato tradotto nel carcere di Poggioreale.
A Pomigliano, invece, le cose sono andate peggio. Un commando formato da 5 persone ha assalito la banca “Monte dei Paschi di Siena” a piazza Primavera. Uno dei rapinatori è entrato in banca a volto scoperto, mentre altri 4 lo attendevano (con caschi integrali in testa) all’esterno in sella a due moto “Honda Transalp” armati di fucili a canne mozze. Proprio i complici hanno cominciato a “farsi sentire” e il rapinatore all’interno, forte del sostegno che riceveva dal gruppo, ha preso in ostaggio un dipendente e si è fatto consegnare il denaro che c’era in cassa, riuscendo poi a dileguarsi. La guardia giurata in servizio all’istituto di credito ha tentato una reazione che è stata però impossibile. Sul fatto indagano sempre i militari della Compagnia di Castello di Cisterna.
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