sabato 21 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, la maggioranza di centrodestra si spacca sulla “commissione per il Paesaggio”. E’ caccia al franco tiratore

Somma Vesuviana. Nervi tesi nella maggioranza del sindaco Raffaele Allocca il quale comincia a fare fatica a mantenere insieme i delicati equilibri politico-partitici di quella che, fino ad un anno fa, sembrava una corazzata inattaccabile. Certo, il “Re non è nudo”, però i segnali di nervosismo, l’insofferenza di qualche consigliere di centrodestra ed il mancato accordo su di una commissione, quella per il paesaggio, la dicono tutta sulla stato di agitazione che da qui in poi accompagnerà Allocca ed i suoi alle prossime amministrative. A finire sugli scudi Antonio Parisi ed il risultato del voto a scrutinio segreto della commissione. Tutto parte dalla richiesta dello stesso Parisi di una sospensione di 5 minuti dell’assise. Il presidente del consiglio Carmine Di Sarno non glie la concede. Passano pochi minuti e la stessa richiesta la presenta l’opposizione. Richiesta accolta. A quel punto Parisi va in escandescenza. Esce dall’aula consiliare di Palazzo Torino, prende una boccata d’aria e rientra. Si siede tra i banchi dell’opposizione. Urla una frase al presidente (non riportabile n.d.r.), si avvicina alla postazione di Di Sarno. Per tutta risposta il presidente del consiglio afferma che “la sua richiesta è stata bocciata per l’ora tarda”. Queste parole fanno scattare di nuovo Parisi il quale lo ammonisce affermando che lui “è stato eletto e che è lì per il bene della cittadinanza”. Sono attimi di tensione nel quale interviene il sindaco Allocca che zittisce Parisi: “La prossima volta ti presenti alle riunioni di maggioranza” tuona il primo cittadino. Il consigliere di fronte a lui parla di criteri di selezione dei membri della commissione, alza i tacchi e lascia l’aula. Secondo una prima ricostruzione il primo cittadino avrebbe promesso a Parisi che la commissione sarebbe stata confermata così com’era. In realtà non andranno così le cose. Passano pochi minuti. Si va al voto segreto per la nomina dei membri dell’organo deputato a dare pareri di carattere edilizio. Dall’urna le altre sorprese della serata che creano scompiglio nella maggioranza: nel centrodestra c’è un franco tiratore che vota il nome dell’opposizione e poi c’è anche uno scontento il quale imbuca nell’urna una scheda bianca. Subito è caccia all’untore. Vengono ricontate le schede, qualcuno maliziosamente ripassa i bigliettini per comprendere la calligrafia. A finire sul banco degli imputati sono in due. Il primo è Raffaele Maione, l’altro è Rino Carotenuto. In mezzo la scheda bianca infilata nell’urna, secondo i rumors, da Sergio D’Avino scontento del fatto che il nome uscente da lui caldeggiato sia stato sostituito da un altro proposto dai vecchi sodali di “Alleanza per Somma”. Dicevamo del franco tiratore. Il primo ad essere guardato con sospetto è Raffaele Maione che, ad inizio di assemblea, aveva letto un documento politico-programmatico, nel quale costituiva con Vittorio De Filippo il gruppo consiliare dei “Popolari per il buon governo” (nome che con ogni probabilità nasce dalla fusione dei “popolari di Italia domani” ed il “Circolo del Buongoverno”. A vegliare sull’operazione, tra le fila del pubblico, gli ex consiglieri Salvatore Rianna e Pasquale Casciello più l’ex assessore sommese Fiore Di Palma. Con loro, nella nuova formazione politica, anche Paolo D’Avino e Crescenzo De Falco. Da Maione a Carotenuto il passo è breve. Secondo una fonte interna alla maggioranza sarebbe stato lui, supportato dai consiglieri del Pdl Di Palma e Sommese, a fare lo scherzetto al centrodestra per mettere in cattiva luce proprio il neonato gruppo di Maione(che sarà il capogruppo) e De Filippo. Ovviamente, siccome il voto è segreto difficilmente si comprenderà nel breve periodo chi abbia pugnalato la propria formazione politica. Alla fine la commissione sarà composta da Biagio Esposito, Giovanni Feola, Salvatore Barra, Giuseppe Terracciano e Domenico Rea. Ma non è stato solo il consiglio delle polemiche, dei veleni e delle spaccature. L’assise infatti, all’unanimità, ha eletto Mariano Allocca(Pdl) vicepresidente del consiglio ed ha preso atto che, l’immobile confiscato alla camorra locale, come deciso dalla “Commissione nazionale per i beni confiscati alla mafia”, sarà destinato al Forum dei Giovani di Somma Vesuviana.

Gaetano Di Matteo

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