sabato 21 Settembre 2024
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Nola, un 2012 all’insegna del Welfare

Il 2011, purtroppo ha visto per la prima volta la sospensione del servizio di assistenza domiciliare agli anziani ed il ridimensionamento ai disabili del vitale servizio espletato dalle cooperative sociali.

Dopo un anno sperimentale, l’Ente Comunale, visto le ristrettezze economiche dovute alla ben nota recessione, in un’ottica di efficacia, efficienza, ma soprattutto di economicità, ripristinerà con molta probabilità, dietro le richieste anche delle associazioni, il servizio di assistenza domiciliare agli anziani con un servizio misto (associazioni e cooperative).

Dunque un battesimo tutto sommato positivo, ci auspichiamo che sia pure proficuo in campo collaborativo, in questo senso va la proposta del gruppo “Civitas” per la creazione della consulta delle associazioni, un modo al quanto effettivo per avvicinare sempre più il cittadino alle istituzioni.

Non sono mancate le denuncie per alcune aree periferiche come il Pizzone, abbandonate a se stesse, ricordato dall’Associazione “L’Insieme”. Intanto il Bilancio comunale sta per essere approntato con molta meticolosità dall’assessore Russo, per l’approvazione bisognerà comunque attendere la fine di marzo. Continua intanto il braccio di ferro tra il Sindaco di Nola e la Regione Campania accusata di avere uno sguardo rivolto più verso Napoli dimenticando l’entroterra provinciale.

Ai circa 90 milioni di euro richiesti per il sociale, la Regione al momento sembra che disponga si è no di circa 4 milioni di euro da spalmare su tutto il territorio. In attesa del prossimo piano sociale di zona previsto per il mese di gennaio, le associazioni hanno chiesto all’esecutivo di Piazza Duomo, una concreta volontà di cambiamento rispetto al passato, improntata al rigore e trasparenza, favorire il risparmio, colpire gli sprechi e gli evasori, come per dire: “qualche piantina in meno, e un pò di sociale in più”.

In un momento così difficile, da parte delle associazioni, non c’è, ne facile ottimismo né piaggeria, ma siamo convinti che bisogna essere tra i primi a rimboccarsi le maniche, anche per questo l’associazione “La Contea Nolana”, ha proposto di affidare i beni culturali attualmente chiusi ed abbandonati come l’anfiteatro romano, la villa romana di via Saccaccio, le Torricelle ecc. alle associazioni per la cura, l’apertura e la fruizione al pubblico, ovviamente in modo gratuito e senza alcun onere da parte della pubblica amministrazione, con la prospettiva ovviamente, di un rilancio e valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale legato alla Città, alla storia, al folclore nolano, che in prospettiva può significare anche ripresa economico e posti di lavoro per giovani oggi senza nessuna prospettiva, così come hanno proposto anche gli amici dell’associazione Nuvla.

Il Presidente dell’Associazione
Antonio Napolitano

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