sabato 28 Settembre 2024
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Il sindaco Esposito attacca il presidente Cesaro (VIDEO)

Sant’Anastasia. Ieri lungo intervento del sindaco Carmine Esposito nel corso dell’incontro con i cittadini “SANT’ANASTASIA PRIMA DI TUTTO! I MOTIVI DI UNA SCELTA”. Nel corso del quale ha parlato dei progetti realizzati in questo primo anno di governo (di cui relazioneremo in un seguente articolo), nell’ultima parte però ha dedicato spazio alla querelle politica che da qualche tempo lo coinvolge con il presidente della Provincia Luigi Cesaro. Entrambi ex socialisti, e amici tanto che Esposito è stato per un periodo anche suo capogabinetto a palazzo Matteotti. Dal video però si evince che i rapporti sono ormai trascesi. Tanto che appare chiaro che il sindaco abbia lasciato il Pdl. Resta da capire come reagiranno i vertici provinciali del partito di Alfano e soprattutto i consiglieri comunali di maggioranza che sotto l’egida berlusconiana lo hanno eletto nel 2010.

Per le riprese ringraziamo il fotoreporter Ciro Colombrino

DA METROPOLIS DEL 20 NOVEMBRE

I motivi di una scelta, la scelta di lasciare il Pdl partito grazie al quale è stato eletto sindaco. Con parole dure e alla presenza dei consiglieri comunali che lo sostengono e che del partito di Alfano fanno ancora parte, Carmine Esposito ha sparato a zero contro il presidente della Provincia Luigi Cesaro e contro i vertici provinciali e regionali degli “azzurri”.
“Cinque mesi fa”, ha detto Esposito, “ho scritto una lettera alla Provincia, alle Regione e al partito, ed ho spiegato che venivo dalla nobile tradizione del partito socialista e quando Berlsuconi creò il Pdl io aderii un momento dopo riconoscendo nella svolta la possibilità di andare contro il giacobinismo immaturo della sinistra, contro l’opportunismo becero dei casiniani e l’opportunismo spinto dei dipietristi di entrare in quella che consideravo la casa ideale. Scelsi anche con la speranza di entrare in un partito democratico e propositivo, che si struttura sul territorio creando confronto e circoli virtuosi, una speranza che è rimasta tale. La scelta di andarmene nasce anche perché mi avevano chiesto di fare 500 tessere, rispetto a tale proposta mi sono sottratto. Nel periodo più buio della crisi della politica del centrodestra stavano lottando per fare un congresso farsa. Cesaro dice che ho fatto bene a lasciare il Pdl perché non mi sopportavano più, invito Cesaro ad un confronto pubblico dove porterò i tabulati telefonici per vedere quante volte mi ha chiamato per fatti personali e quante volte non gli ho risposto e vedere se per caso è partita qualche telefonata da parte mia per chiedere qualcosa per me. Ho lasciato un posto importante per fare il sindaco, se volevo entrare nel sistema non ci avrei messo niente. A differenza sua, che ha fatto un concorso che gli ha fatto vincere Mario De Simone (sindaco di Sant’Anastasia negli anni ’80 e uomo politico di prestigio nel Psi, ndr), io ho fatto il medico ed ho vinto un concorso al ‘Cardarelli’ in una specializzazione che non era neanche la mia e mi sono dovuto rispecializzare. Non mi ha dato niente nessuno, mi spiace ma è così. C’è un solo problema: per fare un dibattito con Cesaro mi devo sforzare due volte, uno per parlare io e l’altro per scrivergli le risposte come ho fatto quando ero in Provincia (come suo capogabinetto, ndr). Vi ribadisco la mia scelta di campo, non fughe non trasformismi, collocato certo ma non appartenente. Collocato nel progetto che dà vita al grande consenso ricevuto in campagna elettorale. Non appartengo a nessuno, chi mi conosce bene lo sa. Al di là delle logiche oggi desuete, la logica delle tessere le può fare solo Cesaro o altri Pdl o il Pd con le primarie truccate. Chi sostiene il sistema delle tessere, solo per consentire ai nostri parlamentari di continuare a sedere a vita nei posti che contano, è uno svergognato”.
Ha gridato la sua rabbia contro i vari livelli di governo – Provincia e Regione passando per il governo – per l’incapacità a sciogliere i nodi che attanagliano il territorio, riferendosi alla mancata approvazione del piano strategico operativo per la zona rossa, il condono per gli abusi di necessità, la rete di infrastrutture per le vie d’esodo, il rischio idrogeologico.
“Ho poca fiducia in una rigenerazione della politica nazionale che non passi per i Comuni” ha puntualizzato Esposito, “Sant’Anastasia viene prima di tutto”, mettendo al centro “valori, persone e principi per vivere in un mondo più giusto e solidale”. Ma il sindaco non ha lesinato accuse anche ai consiglieri della sua stessa maggioranza. “Gli ibridi e le mezze cose non sono per noi, o dentro o fuori, non possono esserci i ‘vigili’ di questa maggioranza, a farlo già c’è un opposizione becera”. Parole riferite al consigliere de “La Destra”, Mario Gifuni, che giovedì, nel corso di un’incontro dal tema “Lavoro e Politiche Sociali”, aveva dichiarato con forza: “noi vigileremo affinché si tenga fede al patto stretto con glie elettori”. Affermazioni che non sono andate giù ad Esposito. Ma la “bordata” del sindaco andava anche ad altri consiglieri. Sembra che alcuni esponenti della maggioranza nelle scorse settimane abbiamo tentato di siglare un documento per sottolineare il malcontento e chiedere il rimpasto di giunta, documento spento sul nascere. Così Esposito ha approfittato per chiarire che “questa è la giornata in cui o si decide di essere dentro o fuori. Nessuna appartenenza, nessuna connotazione, chi ci sta, bene, altrimenti fuori, ed è inutile che quelli del Pdl storcano il naso”.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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