sabato 21 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, chiuso per gravi carenze igienico sanitarie l’istituto scolastico “Miele”

Somma Vesuviana. Chiuso l’istituto scolastico Miele. Ad intervenire in modo congiunto i carabinieri della locale stazione, l’ Asl e i tecnici dell’ufficio tecnico del comune sommese, sollecitati da un esposto firmato da una sessantina di mamme preoccupate per le condizioni fatiscenti della struttura che ospitava i propri figli. L’immobile, di proprietà di privati, si trova in via Mercato Vecchio ed ospita quattro classi materne e due quarte elementari afferenti al 1° Circolo “R.Arfè”, per un totale di 98 alunni. I locali dell’istituto sono risultate inagibili ai primi esami dei tecnici. Gravi le carenze igienico-sanitarie: si va dall’altezza del soffitto non a norma rispetto alle leggi vigenti (2 metri e 80 centimetri anziché 3 metri) alle infiltrazioni d’acqua registrate durante le giornate di pioggia. A ciò vanno aggiunti i bagni in condizioni pietose ed alcune parti di pavimenti implose sotto i piedi dei piccoli alunni. Le ultime prove statiche dell’ufficio Tecnico comunale risalgono invece al lontano triennio 1997-2000. Da Palazzo Torino fanno sapere che per due volte, rispettivamente nel 2010 e nel 2011, è stato segnalato ai proprietari degli immobili la necessità di una manutenzione straordinaria. Vista la reticenza dei titolari, spiegano dal comune, l’Ente intendeva attivare la cosiddetta “procedura in danno”. Quest’ultima iniziativa però è stata bloccata sul nascere proprio dal tempestivo intervento degli uomini dell’Arma i quali, al momento, non avrebbero denunciato nessuno. Ora si è in attesa di un’ordinanza sindacale con la quale saranno chiusi definitivamente i locali. Intanto, è stato disposto lo spostamento delle classi presso altri edifici: le materne saranno temporaneamente ospitate dai locali della vecchia biblioteca comunale che si trovano in via tenente Indolfi, mentre le elementari saranno trasferite in un’aula nel plesso di via Ferrante D’Aragona. Il disagio per gli alunni dovrebbe durare per qualche giorno, il tempo di completare gli ultimi dettagli delle aule che dovranno ospitare gli alunni. Il sequestro di ieri mattina sembra che abbia fatto suonare il campanello d’allarme sulle condizioni di tutte le strutture scolastiche cittadine. Tanto che, dallo stesso municipio, fanno sapere della messa in campo di una task-force per controllare a tappeto gli altri plessi scolastici del territorio. Tra questi anche l’ “E.Majorana” (l’Itis), anch’esso in qualche sua parte investito da gravi carenze tecnoico strutturali. In modo particolare, saranno effettuati controlli “tecnici, sulla serie di strutture private, per il quale l’Ente di piazza Vittorio Emanuele III versa 800mila euro annui di fitti. Soddisfatte le madri degli alunni. «Era ora – è lo sfogo di una di esse – che si mettesse fine a questo scempio. Non è possibile stare tranquilli a casa mentre i nostri bambini studiano in condizioni del genere. Le tragedie avvenute in passato a livello locale e nazionale dovrebbero insegnare qualcosa a chi ha ruoli di responsabilità in materia».

La redazione

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