sabato 21 Settembre 2024
HomeCronacaSomma Vesuviana, i due operai morti lavoravano a nero

Somma Vesuviana, i due operai morti lavoravano a nero

Abbiamo provato a convincerlo a non scendere ad aspettare che
arrivassero i soccorsi, ci ha risposto che ci voleva troppo tempo
avrebbe fatto prima lui”. Un atto di coraggio quello che ha ucciso
Antonio Annunziata che si è calato nel pozzo per salvare l’amico e
collega Alfonso Peluso che prima di lui nella cavità si era sentito
male. A raccontarlo è la signora Maria, che vive in affitto
nell’abitazione di via Pizzone Cassante dove i due operai stavano
realizzando il pozzo artesiano. “La settimana scorsa, il giorno in cui
è morta quella povera ragazza a Pollena Trocchia (Valeria Sodano,
affogata nel fango dell’alluvione del 20 ottobre, ndr) qui ci siamo
completamente allagati e quindi i padroni di casa avevano voluto far
allargare i pozzo che raccoglie le acque reflue. La strada, infatti,
non è dotata di fogne e quindi l’acqua piovana allagava case e
scantinati”. Gli operai erano a lavoro da qualche giorno, e la signora
Maria aveva avuto modo di portargli acqua e caffè, per allievare
quelle difficili ore di fatica per la realizzazione del pozzo. Ieri
mattina ha sentito delle grida ed è scesa in strada. “Era l’operaio
che urlava per chiedere all’altro di rispondergli”, racconta la donna,
“ho cercato di dissuaderlo, mi ha detto che doveva scendere altrimenti
passava troppo tempo. Appena si è calato abbiamo chiamato i vigili del
fuoco e i carabinieri”. Sul posto poi anche i vigili urbani e i
volontari della protezione civile di Somma Vesuviana. Una corsa con il
tempo del tutto inutile. Anche i vicini di casa prima che arrivassero
i soccorsi hanno provato a fare qualcosa, ma scendere nel pozzo era
impossibile. Tra questi anche Aniello Di Sarno, un giovane di 30 anni,
che ha provato a calarsi per prestare aiuto. “Ho chiamato mio padre ci
siamo attivati subito”, spiega il ragazzo, “ma non abbiamo potuto fare
molto purtroppo”. Il dispiacere di quanto è accaduto si legge sui
volti di tutti in quella strada di campagna tra Somma Vesuviana e
Brusciano. Ad uccidere i due operai la precarietà, la crisi economica,
un lavoro fatto per arrangiare. Annunziata, infatti, risultava
pensionato. Ma la pensione non bastava a portare avanti una famiglia
numerosa e allora continuava a fare il “pozzista”, come vengono
chiamati quelli che si occupano di questo genere di lavori. “Viviamo
in un periodo in cui la crisi economica è così grave che accade che
alcune persone siano costrette ad arrangiarsi”, commenta il sindaco di
Ottaviano, la città delle due vittime, Mario Iervolino, “E che debbano
farlo in condizioni sempre meno sicure e disumane pur di garantire i
soldi alla propria famiglia. Queste morti che piangiamo oggi sono
figlie della crisi”.

Sostieni la Provinciaonline

Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.

Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

Articoli recenti

Rubriche