DA METROPOLIS DEL 25 OTTOBRE
Due denunce per minacce ed aggressione. Quelle che ha incassato ieri il sindaco Ferdinando Allocca in seguito ad un concitato incontro al municipio con Assunta Senerchia e la figlia Gina De Falco. La Senerchia ha denunciato Allocca per averla aggredita fisicamente nel suo ufficio ieri poco prima delle ore 14. Un alterco per il quale è stato necessario l’intervento di una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castello di Cisterna e di un’ambulanza del 118 di Sant’Anastasia. La Senerca avrebbe dovuto ricoverarsi per il forse stato di agitazione e le lesioni refertate, ma ha rifiutato. La donna era andata con sua figlia al Comune per la stessa ragione per cui ci è andata spesso negli ultimi tre anni: per ottenere un posto di lavoro come gli era stato promesso nel corso di una trasmissione televisiva su Rai 2 condotta da Alda D’Eusanio (nella foto). Assunta e Gina sono la vedova e la figlia di Francesco De Falco, ucciso a 52 anni nel corso di una rapina. Era il 30 maggio del 2008 l’uomo aveva appena prelevato 6500 euro dalla sede del Banco di Napoli a Somma Vesuviana, i soldi gli sarebbero serviti per pagare gli operai che stavano effettuando lavori nel suo bar di Brusciano. Dei balordi lo seguirono e aggredirono davanti ad un tabacchi, morì per la violenta aggressione subita. La famiglia De Falco è numerosa e dopo la morte del signor Francesco tutto è stato più difficile. “Non abbiamo mai avuto niente dal Comune neanche un aiuto”, ha raccontato mesi fa la Senerca, “eppure quando siamo state alla trasmissione della Rai ospiti di Alda D’Eusanio il sindaco in collegamento promise davanti a milioni di italiani che si sarebbe occupato del nostro caso. Sono passati tre anni e non è accaduto nulla. Come dobbiamo fare?”. E ieri. “Il sindaco mi ha detto che potevo entrare solo io nella sua stanza”, racconta la signora Assunta, “una volta dentro eravamo io e lui, mi ha preso per la spalla ed ha cominciato a spingere e stringere, era arrabbiatissimo, e mi gridava che non dovevo andare mai più al Comune”. Da quel punto in poi il racconto è confuso, la signora ha avuto bisogno del soccorso medico sostenuta dalla figlia in lacrime che intanto aveva allertato il 112. Nella stanza del sindaco poi i suoi stretti collaboratori, il vicesindaco e un assessore. La Senerca, accompagnata poi dalla figlia, si è recata alla stazione dei carabinieri di Somma Vesuviana dove entrambe hanno presentato due denunce contro il sindaco. Diversa la versione di Allocca. “Il municipio non è un ufficio di collocamento”, ha detto, “io non posso trovare posti di lavoro, qualche volta mi capita grazie a qualche amico di poter sistemare qualche persona bisognosa, ma non è una cosa che può succedere sempre. Vista la situazione drammatica delle signore mi sono impegnato, ed ho trovato per la più giovane un lavoro di 700 euro al mese, la madre lo ha rifiutato. Non è vero che l’ho aggredita, anzi certe cose non vanno neanche scritte non sono di alcun interesse giornalistico”.

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