sabato 21 Settembre 2024
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Terzigno. Consiglieri autosospesi a colloquio con il Prefetto

Terzigno. Il Prefetto convoca i consiglieri autosospesi. Prende seguito l’autospensione dei consiglieri di minoranza che la scorsa settimana avevano deciso di autosospendersi dal consiglio comunale sino a nuovo provvedimento per sottolineare l’atteggiamento del primo cittadino che in pubblica adunanza aveva aggredito il consigliere comunale Vincenzo Aquino dopo un acceso ed infuocato dibattito. A far scattare la polemica infatti era stato proprio l’atteggiamento del tricolore cittadino Domenico Auricchio che durante l’esposizione verbale della minoranza ed in particolar modo del consigliere della civica Oltre il Vesuvio, Vincenzo Aquino, sulla questione rifiuti, aveva aggredito verbalmente con una serie di ingiurie ed offese quest’ultimo. Risultato: seduta momentaneamente sospesa e alla seconda convocazione la decisione della minoranza (eccetto il consigliere Salvatore Annunziata) di autosospendersi. “Ci sospende diamo sino a quando non saranno adottati opportuni ed ufficiali provvedimenti che ci consentano di ritenere le condizioni per il sicuro e sereno svolgimento dei compiti, delle funzioni delle prerogative affidateci dalla legge”. Queste le parole della minoranza che cosi salutarono i presenti sotto i volti perplessi di chi si domandava “ma è possibile?”. Ebbene si quel gesto di solidarietà e condanna, che in meno che non si dica ha fatto parlare, non solo è stato un atto legittimo, ma il seguito ha portato il Prefetto a prendere provvedimenti. E cosi ieri, il primo a dare una scossa è stato il Presidente del Consiglio Stefano Pagano. “Ho convocato un incontro per discutere, riflettere e confrontarci in modo pacifico” e infatti l’incontro ha sortito i riscontri sperati. La seduta svoltasi all’interno del palazzo municipale è servita come cassa per aprire si al dialogo ma soprattutto per analizzare insieme quali potevano essere le crepe che hanno portato ad un simile comportamento. Sono stati i consiglieri però a chiedere al Presidente del Consiglio che in primis le sedute pubbliche del consiglio comunale vengono videoriprese “soprattutto- spiegano dalla minoranza – perché spesso la verbalizzazione e trascrizione delle sedute è alquanto carente”. Ma non si sono fermati qui “più sicurezza, la presenza dei carabinieri sempre e in più umanamente le scuse ufficiali del sindaco, con la promessa che simili episodi non avvengano più, ma che ci sia sempre democrazia e rispetto”. Una serie di richieste che in piena disponibilità il Presidente Pagano ha accolto e nel rinnovare le scuse per il comportamento istintivo del primo cittadino ha concordato che risponderà personalmente di eventuali atteggiamenti del primo cittadino garantendo inoltre che episodi simili non avverranno più. Libertà di pensiero insomma e rispetto che inevitabilmente sempre essere mancato in questi ultimi giorni. Ma quello che ora preoccupa maggiormente è il provvedimento invece che il Prefetto, dopo aver ascoltato la posizione del Presidente e lo stesso Sindaco, prenderà. Di fatto resta una relazione istruttoria, nella quale chiara dovrebbe essere la posizione del Prefetto che sembra già, in linea non ufficiale aver condannato l’atto. Ma solo martedi mattina, giorno nel quale i consiglieri saranno a colloquio con il Prefetto si potrà avere chiara la posizione delle parti lese e coinvolte nel caso.

Giovanna Salvati

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