sabato 21 Settembre 2024
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Ottaviano, in funzione il mercato in zona ex Greco tra le lamentele di commercianti ed associazioni di categoria

Ottaviano. Il 40, 41 e 42 non sono di certo numeri da poter giocare sulla ruota di Ottaviano, ma i tre stalli(nella foto) cancellati per tentare di trovare una soluzione al paradossale caso del nuovo mercato rionale in località ex Greco . Mercato nel quale, questa mattina, i venditori hanno operato normalmente anche se restano i dubbi e le problematiche riguardanti una struttura costata oltre 300mila euro e sette pachidermici anni di lavoro. Gli interventi effettuati dai tecnici comunali, guidati dal vicesindaco Francesca Ambrosio che per l’occasione è scesa tra i banchi dei venditori, sono consistiti in una sorta di taglia e cuci dei vecchi stalli in modo da poter permettere ai venditori di aprire i teloni ed esporre la merce da vendere. La soluzione però, anche se ha consentito il normale svolgimento delle abituali operazioni di vendita, non ha fatto altro che scontentare buona parte dei commercianti. Questo perché, a raccogliere le testimonianze dei pochi che hanno coraggio di parlare con la stampa, nel mercato non ci si può muovere. Proprio così, nonostante il palliativo della vernice nera sulle vecchie strisce bianche, i venditori con i loro automezzi sono letteralmente incastrati nella struttura. Un paradosso per un’area ex novo che avrebbe dovuto modernizzare il servizio offerto ai cittadini ottavianesi. Così ad esempio, se qualche venditore volesse lasciare il mercato prima del tempo (magari per un’emergenza a casa) non potrebbe assolutamente farlo. Non solo, ma gli stessi devono presentarsi pure allo stesso orario altrimenti rischiano, a causa dello scarso spazio a disposizione per fare manovra, di restare fuori dai cancelli dell’area. A ciò va aggiunto che non ci sono i 50cm di spazio che la legge assicura tra uno stallo e l’altro. Senza parlare dei dubbi sulla sicurezza in caso d’incendio o allagamento. Insomma, un pantano rappresentato con una certa durezza da Enzo Speranza, responsabile AssoCampania. “I venditori non hanno mai contestato l’attuale area mercato, anzi con l’apertura delle attività hanno dimostrato di avere un grande senso di responsabilità nei confronti della cittadinanza. Purtroppo però c’è da prendere atto della grave responsabilità di un’amministrazione comunale che per un anno e mezzo, data dell’ultimo consulto, non ha voluto ascoltare alcun parere delle associazioni di categoria. Così quello che doveva essere un confronto è diventato uno scontro. Sono andati per la loro strada e questo è quello che hanno prodotto”. Le parole di Enzo Speranza richiamano per certi versi la legge regionale 1/2000 la quale, all’articolo 36 (riguardante l’istituzione dei mercati), afferma: “L’istituzione di un mercato è disposta con deliberazione del Consiglio Comunale, previa consultazione delle organizzazioni dei consumatori delle imprese del commercio, maggiormente rappresentate a livello regionale”. Tra l’altro, secondo la stessa legge, nella deliberazione devono anche essere indicati: “l’ubicazione del mercato e la sua periodicità; l’organico dei posteggi; il numero dei posteggi riservati ai coltivatori diretti; le attrezzature pubbliche, i servizi comunali e le disposizioni di cui al presente articolo”. Naturalmente la cancellazione dei posteggi 40, 41 e 42, quelli cioè riservati ai coltivatori diretti, aumenta l’idea che si stia parlando di un pastrocchio amministrativo. Pastrocchio che il vicesindaco Ambrosio, titolare della delega al Commercio, non ha voluto per il momento commentare. Forse l’unico dato positivo in questo guazzabuglio è dato dai volti dei bambini, felici di poter giocare sulle giostrine della struttura. Almeno una ciambella è riuscita con il buco.

Gaetano Di Matteo

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