San Giuseppe Vesuviano. “ Sono detenuto presso ilcarcere di Poggioreale, ma nel mio piccolo, voglio aiutare la piccola Anna”.Inizia cosi la lettera di Giuseppe Cipriano , detenuto in carcere per una penada scontare di otto anni e quattro mesi, arrivata nei giorni scorsi presso lanostra redazione. Una lettera scritta da chi ogni giorno guarda fuori da quellafinestra e aspetta di riabbracciare la sua famiglia. Li tra uomini che devonoscontare pene e che trovano come unico contatto con la realtà esterna unquotidiano. E’ il caso di Giuseppe Ciprano che cosi, dopo aver letto la storiache il nostro giornale ha raccontato, sulla piccola Anna, che da 16 anni lottaper sopravvivere per una grave malattia la Klippel Trenaunay Weber e per la quale l’unicacura diagnostica era quella di morfina in attesa della morte, ha deciso diregalargli una giornata di mare con un contributo di cinquanta euro. A rimaneresenza parole e commossa del gesto del detenuto l’unica che riesce a dargliforza con il sorriso e con il sostegno e l’assistenza quotidiana: la madre Angela Ambrosio. “Chi scrive è un detenuto che attualmente stascontando una pena di otto anni e quattro mesi – si legge nella lettera – mi trovonel carcere di Poggioreale da tre anni e come sempre ogni mattina leggo ilvostro giornale, ma quando ho letto della storia di Anna sono rimasto senzaparole, mi ha molto colpito il caso della piccola che ho deciso di aiutare. Iosono padre di tre figli – continua l’uomo -che sono la mia vita e mi danno la forzadi andare avanti e di far fronte alle ingiustizie della vita”. Scrive con ilcuore in mano, senza paura di raccontarsi “ so che cosa significa la sofferenzadella piccola Anna e della signora Angela”. Sono Anna e Angela, figlia e mamma e la loro situazione, li a darsi forza a vicenda, mentre c’è chi tiguarda come Giuseppe e decide di tendere la mano “Io ho pensato insieme a miamoglie Annamaria – continua Giuseppe nella lettera – di dare una giornata disole alla piccola Anna, voglio rinunciare ad una settimana senza comprarmi lesigarette e quei soldi mandarli alla signora Angela. Lo so, non sono tanti,sono una briciola, ma le vorrei mandare 50 euro e sacrificarmi io unasettimana. Spero di dare l’esempio ad altri lettori del vostro giornale. Allasignora Angela – conclude Giuseppe – va il mio incoraggiamento a non mollaremai”. Un gesto fatto di umiltà e sensibilità, che arriva da un uomo che nel suopiccolo decide di dare un piccolo spiraglio di sollievo. “Sono senza parole –commenta commossa mamma Angela – a volte ti aspetti grandi gesti da chi hapossibilità enormi ed invece puntualmente arrivano da persone come Giuseppe chesono umili, preziose e soprattutto speciali. Lunedi Angela festeggia il suo17esimo compleanno, questo è unbellissimo regalo, voglio dire grazie a Giuseppe ma approfittare per lanciareun nuovo appello, non posso continuare a lottare da sola, chiedo un aiuto agliamministratori del mio paese, da quando mi sono trasferita qui a San GennaroVesuviano persino la tarsu sto pagando nonostante la 104, si negano i dirittiai più deboli, non sono le casse di un comune vuote ma la sensibilità di chi civive dentro”. Nel frattempo il numero di posta al quale è possibile regalare unapiccola offerta è il Postpay 4023 6105 6956 8968, con codice fiscaleMBRNGL66A41H931T: sono i piccoli gesti a regalare un giorno di vita in più ad Anna. Viricordiamo che anna soffre di una malattia rara per la quale non vi sono cure e che in fine al percorso ha un solo triste e nefasto epilogo. Al momento Anna sta vivendo una fase della malattia similare ad un malato terminale di cancro: avverte continui dolori atroci, necrosi, sanguinamenti, infezioni, linfoangite, metastasi in tutto il corpo e aggressività in momenti dolorosissimi. Lunedi è il suo compleanno cerchiamo di regalarne un latro sorriso!!! (Metropolis 27 agosto 2011)
Giovanna Salvati
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