DA METROPOLIS DEL 17 LUGLIO
Sant’Anastasia. Una mancata assistenza che comporta il peggioramento dei parametri vitali. Una questione economica che rischia di rendere gravissimi danni a decine di pazienti. A segnalare il caso è un avvocato che è anche il marito di una paziente affetta da Sclerosi Laterale Amiotrofica, una malattia che l’ha resa tetraplegica, tracheotomizzata ed alimentata con P. E. G., una situazione clinica per la quale è inserita nel progetto di assistenza domiciliare ospedaliera (A.D.O.) dal maggio 2008. Dal 1 agosto rischia di restare senza assistenza domiciliare ed è pre questo che il marito ha per questo scritto, tra gli altri, al commissario Straordinario dell’ASL NA 3 SUD, Vittorio Russo, alla responsabile Fasce Deboli dell’Asl Marina Galdi, al direttore Assistenza Ospedaliera dell’Asl Franklin Picker, al Primario della Rianimazione dell’ospedale di Nola, Umberto Vincenti e al presidente dell’A. I. S. L. A. Mario Melazzini. “Mia moglie è assistita in modo ottimale e soddisfacente nel proprio domicilio da Operatori Socio Sanitari, infermieri e medici della Rianimazione dell’ospedale di Nola”, ha scritto l’avvocato Bianco, “che controllano e curano i parametri vitali, l’igiene, la prevenzione delle patologia correlate alla Sclerosi Laterale Amiotrofica quali, ad esempio, le piaghe da decubito. Operatori ed infermieri che però non ricevono gli stipendi che gli sono dovuti dal gennaio 2011. Ragione per cui gli stessi infermieri hanno dichiarato, per iscritto, ai dirigenti dell’Asl e a me verbalmente, la loro indisponibilità ad assistere mia moglie ed altri pazienti che come lei usufruiscono della A. D. O. ed interromperanno il servizio dal 1 agosto prossimo se non riceveranno adeguate assicurazione sul sollecito accredito delle somme sin ora maturate”.
Una mancanza di assistenza critica, come spiega Bianco: “Considerando le patologie di cui soffre mia moglie e dell’evoluzione della malattia, la mancata prestazione degli operatori sanitari dal 1 agosto provocherà la sua mancata assistenza e cura con il probabile aggravamento delle condizioni di vita e compromissione irreversibile dei parametri vitali. Il suo però non è l’unico caso, anche altri pazienti assistiti a domicilio nell’Asl Napoli3 Sud subiranno la stessa sorte”. Motivi per cui ha chiesto di essere convocato dall’Asl, ma finora nessun incontro si è tenuto e il 1 agosto si avvicina.
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