Ottaviano. Mentre tra i banchi dell’aula consiliare di discute, c’è chi invece “fa i fatti”. E’ l’associazione Legambiente che a proprie spese, provvede a tenere aperta la struttura Ex Prisco che rientra nelle disponibilità del Parco Nazionale, dove l’associazione ha allestito un orto didattico che cura e gestisce insieme agli alunni della scuole locali, “il giardino della Memoria e dell’Impegno Civico” dove ogni anno si piantano alberi in ricordo delle vittime bianche della camorra parlandone e mantenendo viva la memoria, espone la mostra sulle poesie ed i pensieri di Mimmo Beneventano. La struttura comprende 7 vani (200 mq complessivi) e gli spazi verdi (3.500mq) che compongono gli ex beni Prisco/Romano e rappresentano l’ennesimo riscatto a segno della legalità che hanno accolto una struttura polifunzionale, inaugurata il 19 marzo 2009 in ricordo dei consiglieri comunali di Ottaviano Mimmo Beneventano e Pasquale Cappuccio e del sindaco di Pagani Marcello Torre, vittime innocenti di camorra. Gli ex beni Prisco/Romano ospitano insieme ad altre associazioni come Libera CSV Slow Food Magmamà eventi e manifestazioni di utilità e promozione sociale e di scambi interraziali. Inoltre è la prima tappa di un percorso denominato “Ad Ottaviano si percorrono sentieri di Legalità” che finisce con la visita al Palazzo mediceo. Ogni anno circa 50 scuole da tutta la Campania vengono a visitare questi beni, fornendo un bacino di oltre 2500 visitatori. L’associazione non riceve alcun fondo o rimborso economico da nessun Ente come Provincia, Regione, Comune e Parco. “Se abbandonassimo il bene confiscato ex Prisco – spiegano da Legambiente – si rischierebbe quello che è successo al secondo piano del Palazzo, al Maria Grazia Plena, alle aree attrezzate per i bambini. Finirebbe anch’essa nel nulla, il nulla assoluto, la porta dell’abbandono e del degrado”.
Giovanna Salvati
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