Beni che lo Stato ha acquisito al capoclan di Somma Vesuviana, Fiore D’Avino, beni che il Comune ha deciso di destinare al Forum dei Giovani. Insomma una questione che sembrava definita in maniera lineare eppure che negli ultimi tempi da scatenato un dibattito. Ad intervenire a riguardo anche lo stesso D’Avino, una volta braccio destro di Carmine Alfieri oggi collaboratore di giustizia, che ha deciso di spiegare in una lettera (che pubblichiamo di seguito) le ragioni di una sua opposizione alla confisca.
Gentile direttore,
Sono D’Avino Fiore nato nel 1956, da non confondere con il mio omonimo nato nel 1932 le chiedevo se era possibile pubblicare questa mia mail. I beni che sono stati sequestrati erano stati restituiti agli aventi diritto nel 1992/93. Gli stessi beni vengono risequestrati nel processo Maglio. Abbiamo avuto notizia della confisca nel 2005/2006 cercando di far valere i nostri diritti invano, poichè la proprietà di via Raimondi non è mia ma di Anna Milano (la moglie, ndr), per la quale esiste atto notarile e separazione dei beni dal sottoscritto, oltre alla separazione consensuale di matrimonio con atto del tribunale di Napoli in data 16/02/93. Per il cui appartamento in questi anni lei ha continuato a pagare regolarmente l’Ici. La proprietà di via Starza trattasi di un bene ereditario del 1932/1956 di 50 are per effetto del frazionamento datato 15/11/89 io divento proprietario di are 15,81 con annesso immobile rurale, quindi la particella 181 resta a D’Avino Fiore del 1932 (lo zio, ndr) che a sua volta vende ad altra persona, sarebbe il terreno attualmente confiscato. Senza prolungarmi sulla sentenza, che se non si dovesse superare alcuni punti con i vari strumenti di legge mi riferisco in via Starza come faranno ad acquisire quello che mi tocca di diritto. Sento parlare anche di abbattimento, volevo rammentare all’amministrazione che c’è tanto di licenza rilasciata nel 17/01/1991 è tutto in conformità, se dovesse emergere qualche difformità significa che chi doveva controllare non faceva il suo dovere, forse si riferisce allo statuto dell’agenzia che quando un bene è infruttifero si può anche abbattere (magari).é vero che non è accatastato (il motivo è che il fabbricato non è stato mai completato,inoltre c’è una ipoteca del S.Paolo di Torino del 8/10/94. Quello che non capisco tutti questi passaggi risultano alla conservatoria circoscrizione di Napoli 2, inoltre c’è un sopralluogo fatto dai vigili urbani dove certamente è emerso che ci sono degli errori e, qualcuno insiste con manifestazione di interesse e acquisizione concludo dicendo che se permette se si deve fare qualcosa per i giovani con la mia proprietà preferisco farlo io, anche i miei figli fanno parte dei giovani, io comunque credo di avere più titolo di tanti altri.
Cordiali saluti
Fiore D’Avino
La redazione
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