Somma Vesuviana. “Sinceramente ritengo che i diversamente abili debbano pagare per sostare nelle strisce blu come capita in molti posti d’Italia”. L’affermazione di Mario Sodano, presidente della locale sezione dell’Ascom (l’associazione dei commercianti locali), farà sicuramente discutere in città, ma pone ancora una volta l’accento sui privilegiati che parcheggiano gratuitamente nelle strisce blu. “Io ritengo” ha proseguito l’imprenditore “che a loro tocchi la sosta gratuita solo nelle strisce gialle, come previsto dalla legge, e non i posti nelle strisce blu”. Quella contro i pass gratuiti è oramai uno dei cavalli di battaglia dell’Ascom per tentare di riaccendere almeno un dibattito sui commercianti dei cittadini ai piedi del Monte Somma stretti nella morsa dell’enorme carico fiscale da un lato e dalla crisi dei consumi dall’altro. Un dibattito che però sembra non decollare di fronte al mantenimento delle posizioni di rendita delle tante “categorie” le quali continuano a godere di piccoli privilegi da Casta. Prima fra tutta la classe dirigente cittadina spaccata su questa vicenda. I consiglieri dell’Udc, Luigi Aliperta e Antonio Mocerino, seguendo il dettame del proprio partito hanno consegnato i propri pass in dotazione. Prima di loro era stato il sindaco Raffaele Allocca a rinunciare al privilegio. Con loro Alfonso Auriemma, Arturo Rianna e Gino Cimmino che in verità il loro pass non l’hanno mai ritirato. Ma a parte questi casi isolati nessun altro ha aderito all’iniziativa. Né i consiglieri di maggioranza né tantomeno i partiti che rappresentano in consiglio. Nemmeno il Partito democratico ha assunto una posizione in merito alla vicenda. Tutti in silenzio e pronti a far in modo che la discussione su questa sorta di “privilegio feudale” si areni. “Noi come Ascom siamo delusi dall’atteggiamento della politica” ha confidato un amareggiato Sodano. “Se non arriva da loro un segnale forte su queste “piccolezze” come possiamo aspettarci che si risolvano i tanti problemi degli agonizzanti esercenti locali?”
Gaetano Di Matteo
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