Ottaviano. Consulenza d’oro di 140mila euro per la poltrona di direttore generale ormai abolita dalla legge. L’appello: “Basta sprechi, applichiamo le leggi, soprattutto quelle di coscienza e rispetto dei soldi pubblici”. Una richiesta decisa ma soprattutto fatta di senso civico e rispetto dei soldi pubblici. A finire questa volta nel mirino dell’opinione pubblica, nonostante il caso sia stato più volte già sollevato in passato, persino tra i banchi del consiglio comunale, è la figura del Direttore-Segretario comunale. Due funzioni apicali con ruoli e professionalità diverse: il segretario generale che deve essere garante della legalità e della legittimità, sempre meno dipendente dalla figura politica, sempre più terza parte, sempre casomai più legato alla fiducia dell’organo elettivo (consiglio, magari a maggioranza qualificata) che costituisce in democrazia l’estremo garante e l’attore principe del controllo strategico; al suo fianco il direttore generale che deve invece essere l’esecutore intelligente delle politiche, il tecnico che attua il programma della maggioranza pro tempore alla guida del Comune, insomma il buon gestore delegato a fare presto e bene, rispettando i tempi, come variabile chiave dell’azione amministrativa. Nella cittadina ottavianese però in modo legittimo senza dubbio,le due funzioni vengono espletate da un solo professionista, che molti dipendenti comunale hanno ormai ribattezzato con l’appellativo di “superman” per l’enorme mole di lavoro che lo stesso ormai dal 2009 ad oggi porta avanti. Infatti mentre l’Art.1 , comma 1- quarter del decreto – legge 25 gennaio 2010 n. 2 introdotto dalla legge di conversione 26 marzo 2010, n. 42, il legislatore confermava l’abolizione del direttore generale, il sindaco invece Mario Iervolino trasferiva al segretario comunale le funzioni del direttore generale uscente. Il tutto con un compenso annuale di circa 140mila euro. E sono proprie queste cifre a finire nel mirino delle polemiche. Cifre che per gli esponenti della minoranza potrebbero essere ampiamente risparmiate soprattutto perché il segretario e direttore riceve si un compenso doppio per due ruoli, ma non ha di certo raddoppiato il suo tempo, quel tempo che però ufficialmente non viene nemmeno monitorato. Secondo infatti indiscrezioni il segretario non usa registrare la sua presenza in servizio, nonostante il Consiglio di Stato abbia più volte ricordato non è esente da tale obbligo. “Ottaviano, così come gli altri comuni è in serie difficoltà economiche – ha spiegato il consigliere comunale Biagio Simonetti – e sicuramente gli emolumenti spettanti al direttore generale potrebbero essere impiegati in un modo socialmente più efficiente e rilevante. Personalmente – conclude il consigliere di minoranza – sono contrario alla figura del direttore generale in un comune di così piccole dimensioni”. Insomma è una prospettiva che lascia quantomeno perplessi, soprattutto perchè la Legge finanziaria 2010 ha abolito la figura del Direttore generale negli Enti Locali, giustificando il tutto con “un inutile centro di moltiplicazione della spesa”.
E stando al piccolo comune ottavianese, che proprio per innumerevoli problemi con le casse comunali, dove tra risarcimenti per ricorsi persi e spese continue, lo spirito del legislatore dovrebbe essere non solo chiarissimo ma soprattutto applicato:si alla professionalità del segretario generale ma il direttore generale è visto sostanzialmente come un costo superfluo per le amministrazioni locali, e se ad Ottaviano entrambi i ruoli vengano ricoperti da una sola persona, non dovrebbe nemmeno essere cosi difficile ridurre i costi: tanto il professionista rimane.
Giovanna Salvati
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