DA METROPOLIS DEL 16 GIUGNO
Sant’Anastasia. Pronto a dimettersi, lo dice il sindaco di Sant’Anastasia Carmine Esposito nel corso del suo lungo intervento nel consiglio comunale straordinario convocato dopo il vile atto intimidatorio che lo ha visto protagonista: 12 colpi di pistola sparati contro la sua auto. Stamane una sala gremita di cittadini, amministratori comunali, forze dell’ordine hanno preso parte alla seduta. “Se mi renderò conto che non potrò realizzare il programma elettorale e amministrare con trasparenza, legalità e coerenza sono pronto a dimettermi”, ha ribadito il sindaco Esposito, “Ieri ho consegnato al prefetto un foglio bianco con la mia firma. Oggi mi sento solo ed ho paura, dall’altra parte mi muove una grande passione per la politica, una forza che supera anche la paura, e per farlo ho commesso pure qualche guaio. Ma ritengo immotivato che ci siano delle istituzioni che ci guardano con diffidenza, lo ritengo mortificante. Io sono il sindaco e fin quando sarà così, o per volontà degli elettori o se io deciderò di andarmene, non sarò secondo a nessun altra istituzione del territorio. Ora ci penserò seriamente se restare in carica, perché ho ricevuto grande propulsione a restare sia dal prefetto che da voi presenti qui oggi, ma so che mi avvierò ad essere di nuovo solo”.
E poi traspare il lato umano: “Per me è un momento difficile, ovviamente sapendo che come poteva capitare a me poteva capitare ad atri, ma è successo a me e non posso sottrarmi al fatto che il primo sentimento che provo è la paura perché è così. Purtroppo queste forze oscure deviate giocano su questo sentimento, che non è anomalo fa parte della nostra condizione umana. Le manifestazioni come queste servono e sono fondamentali, vedere tantissime persone significa che la maggioranza di persone nutre sentimenti positivi e solo la minoranza usa l’intimidazione il ricatto, riesce a far paura solo quando ci isoliamo. Non vi illudete però che la sorveglianza e sicurezza se ci sono ci esimono da essere bersaglio di qualcuno. So che domani possono farmi la stessa cosa, chi pensa che esistano persone che quotidianamente possono difendere i cittadini non c’è. La politica è in decadimento, non riusciremo mai a sconfiggere questo tumore che si è addentrato dentro la nostra società se non lo fa la politica. Il ruolo del sindaco è pericoloso, soprattutto quando con il loro carattere e determinazione si sovraespongono. Il sindaco non ha nessun tipo di protezione, nel corso dell’anno passato non mi sono sentito protetto da nessuno, chi vuol capire capisca. Io me ne posso andare, ma ho il dovete di dirlo non ci tengo a stare qua. Ho parlato con il prefetto a dire quale sofferenza i sindaci vivono in questi territori. Ho vissuto l’isolamento, in un anno di governo ho accumulato dai carabinieri un fascicolo altissimo, eppure dopo dieci giorni di governo ho avuto una molotov sull’automobile, poi sono stato aggredito quel ragazzo ha tutta la mia benevola comprensione, so che si è trattato di balordia giovanile, però dopo quell’aggressione io verrò indagato per voto di scambio. Sono pronto ad andarmene, ho già lasciato la firma in bianco al prefetto. Ci penserò nei prossimi giorni”.
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