Ottaviano. Avevano firmato nel parere di approvazione e condivisione del Puc come esponenti del Partito Democratico, ma nessun tesseramento e dagli alti vertici provinciali di partito arriva l’ammonizione. Un colpo basso o forse passato inosservato, quello che vede coinvolti i due consiglieri comunali della maggioranza iervoliniana e che nonostante il loro comportamento sia passato inosservato per lunghi mesi, ora emerge in vista di cambiamenti del panorama politico che potrebbero vedere coinvolti proprio alcuni protagonisti della vita amministrativa di qui a qualche mese. Ma procediamo con ordine. L’approvazione, dopo 40 anni, del Piano Urbanistico Comunale avvenuta un mese fa, ha rimosso un macigno ormai in stallo da tempo, dove l’iter e le volontà delle precedenti amministrazioni, avevano più volte visto impantanare la stesura del Puc, cosa che invece, con il governo Iervolino finalmente ha visto il parto di uno degli strumenti più validi ed efficaci a sollevare le sorti dell’urbanistica ed economia cittadina, naturalmente se attuato con criterio e coscienza. Fin qui nessun fallo. Ma a scivolare sulla buccia di banana ci hanno pensato “involontariamente” due degli alleati del sindaco Mario Iervolino. Michele Saggese e Francesco Ciniglio infatti, rispettivamente eletti tra le fila della civica “Solidarietà e Progresso” civica di ispirazione socialista, laica e riformista e “La Sinistra per Ottaviano” l’altro. I due qualche mese fa, approvano sottoscrivendo il documento relativo al Puc come “componenti rappresentativi del Partito Democratico” ma non hanno poi fatto nessuna dichiarazione ufficiale né in consiglio né nei confronti della stessa segretaria locale o provinciale e regionale dello stesso partito. Stranamente però sono presenti ad incontri, seppure saltuariamente, del Partito Democratico e rimangono in linea (seppur scontato dato che la casacca del proprio sindaco veste Pd) con lo stesso Partito Democratico. “Ben vengano acquisti tra le fila del nostro partito – ha spiegato il consigliere provinciale del Partito Democratico Livio Falcone – e se possono entrambi questi consiglieri rappresentare per noi quel valore aggiunto di crescita e miglioramento ben venga. Ma la linea che persegue il Partito Democratico non è certamente quella dell’ambiguità – incalza Livio Falcone – e quindi che si faccia chiarezza, e che facciano chiarezza il prima possibile sulla vicenda, se i consiglieri si nascondo solo dietro il Partito Democratico o che vogliano davvero arruolarsi nel nostro gruppo, dovranno comunicarlo e ufficializzarlo con trasparenza e responsabilità verso i propri elettori ma soprattutto verso i propri cittadini”.
Giovanna Salvati
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