DA METROPOLIS DEL 24 MAGGIO
Sant’Anastasia. Fino a pochi giorni fa era addetto al controllo delle strisce blu della sosta a pagamento nel centro urbano poi è stato licenziato. Ha perso la testa ieri mattina Giancarlo Tummolillo, 27 anni, ed ha deciso di affrontare il sindaco Carmine Esposito davanti casa sua, in viale Europa. Poche parole e i toni si sono subito scaldati, a quel punto Tummolillo per far comprendere al sindaco che faceva sul serio ha alzato la maglietta ed ha fatto vedere la pistola che aveva nella cintola dei pantaloni. Alcuni cittadini si sono frapposti fra i due, poi la chiamata ai carabinieri, che avevano già appuntamento con Esposito, e Tummolillo si è allontanato per essere però arrestato poco dopo per minacce aggravate a pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. ‘’Se fossi stato altrove, in una metropoli, probabilmente sarei stato brutalmente picchiato senza che nessuno intervenisse in mia difesa. Invece i miei concittadini mi hanno fatto da scudo. Li ringrazio, anche se ho temuto per la loro vita’’, il commento a caldo del sindaco, “Devo ringraziare i cittadini per essere intervenuti in primo luogo l’imprenditore Michele Franzese che si e’ frapposto, in mia difesa, fra me e l’aggressore. Mi sono accorto solo dopo che il giovane, che indossava un casco non integrale, era armato, ed ho cercato di tirar via il cittadino per evitare che la lite degenerasse in tragedia. Poi abbiamo saputo che la pistola era caricata a salve, ma in quel momento pensavo che Franzese stesse rischiando la propria vita per difendermi, cosi’ come altri cittadini intervenuti subito dopo di lui’’. Il leader del Pdl ha, poi, sottolineato di essere molto ‘’amareggiato per l’episodio’’: ‘’Innanzitutto come padre – ha affermato – poi come sindaco, ma anche come semplice cittadino perche’ quest’aggressione la dice lunga sulla condizione mentale e l’equilibrio di questi giovani disadattati, che pensano che con la violenza si puo’ ottenere tutto, che la violenza sia l’unico strumento che ci sia per avere qualcosa. Questa volta ci e’ andata bene, ma come amministratori non abbasseremo la testa, andremo avanti sperando che ci sia un cambiamento’’. Il giovane, come ha raccontato Esposito, pretendeva il suo intervento presso la ditta che gestisce la sosta a pagamento affinchè fosse reintegrato. “Gia’ una volta – ha concluso – avevo chiesto alla ditta di tenerlo con loro, in seguito ad un litigio avvenuto con alcuni cittadini, perche’ pensavo si fosse trattato di un episodio singolo’’. Tra i cittadini intervenuti in difesa di Esposito il fotoreporter Ciro Colombrino. “Erano circa le 11 quando mi sono accorto di un battibecco tra il sindaco ed uno scooterista”, dice Colombrino, “Con il Sindaco, c’era anche un noto imprenditore. Ho capito che da come parlavano alle mani, ci sarebbe voluto poco. Infatti appena sono accorso, da solo, hanno iniziato a darsi spintoni, calci, schiaffi e parolacce. Data la mia stazza, ho fatto da scudo ai due, mentre qualcuno gridava “la pistola”, ho fatto entrare il sindaco nel cancello, e continuando a calmare l’imprenditore. Lo scooterista vista la situazione è scappato via”. I carabinieri della locale Stazione hanno arrestato Tummolillo di lì a poco, il giovane alla loro vista ha cercato di gettare via la pistola (poi si è scoperto che era a salve) ed è stato arrestato. Non nuovo ad episodi del genere, due anni fa aveva aggredito un commerciante nel corso della processione della Madonna del Carmelo nel rione di Capodivilla in cui vive.
IL PRECEDENTE
Nel 2010 una molotov contro l’auto
A maggio del 2010 contro l’auto del sindaco di Sant’Anastasia, Carmine Esposito, all’epoca appena eletto (le urne lo aveva decretato nuovo sindaco appena il 12 aprile) è stata lanciata una bottiglia di vetro con all’interno quello che, gli inquirenti avevano presunto, essere del liquido infiammabile. Da qui l’idea che fosse una bomba “molotov”. Ad accorgersi dei danni all’autovettura, una Mercedes, ritrovata ammaccata, fu proprio il primo cittadino. Anche in quel caso l’attentato contro Esposito avvenne nei pressi della sua abitazione, l’automobile era parcheggiata all’interno del Parco “Sant’Antonio” in via Aldo Moro a Sant’Anastasia. Fu Esposito ad avvisare, anche in quel caso, i militari della locale Stazione che avviarono delle indagini a carico di ignoti.
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