DA METROPOLIS DEL 20 APRILE
Somma Vesuviana. Una famiglia che in politica si è sempre impegnata direttamente, adesso però lo è forse fin troppo. I Raia, che alle ultime elezioni regionali hanno eletto a palazzo Santa Luci,a Paola con 19060 preferenze (di cui 3046 raccolte solo nella sua città Somma Vesuviana) adesso si troveranno ad affrontare una “faida”. Al consiglio comunale di Napoli, infatti, sono candidati il marito di Paola, Ciro Brandi e la cognata Emanuela Volpicelli, moglie di un altro fratello Raia, Franco.
Se questo non bastasse si trovano anche contro non soltanto nella ricerca di preferenze, ma anche per lo schieramento che hanno scelto. L’imprenditore Brandi è in lista nel Pdl, lo stesso partito della consorte, mentre la Volpicelli è scesa in campo nell’Udeur. Insomma i due cognati appoggeranno e si impegneranno per l’elezione di due diversi candidati a sindaco, il primo per Gianni Lettieri e la Volpicelli per Clemente Mastella. Viene da chiedersi per quale dei due congiunti si metterà in moto allora la “macchina elettorale” della famiglia Raia? Tanto rodata che nel 1995 fece eleggere al consiglio provinciale un altro fratello, Luigi che ottenne poi alle regionali del 2000 il considerevole risultato di oltre diecimila voti mancando per un soffio l’elezione che ha ottenuto la sorella dieci anni dopo. Finito poi nell’occhio del ciclone alla votazione dell’ultimo Bilancio in Regione, essendo ora direttore dell’Isve e considerate le modifiche fatte in consiglio regionale (dove siede appunto Paola) alle norme che riguardano l’Istituto di Studi per lo Sviluppo economico. Modifiche che, fra l’altro, hanno dato al direttore generale la funzione di «legale rappresentante deIl’ISVE, anche in giudizio e nei confronti di terzi» ed «allo stesso sono attribuiti tutti i poteri di gestione». La battaglia, politica s’intende, è appena cominciata.
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