San Giuseppe Vesuviano. “Commissione super partes” il Generale Jucci chiede i nominativi delle associazioni ma scoppia il caos: tutti vogliono far parte del tavolo tecnico. E’ arrivata nei giorni scorsi da parte del Commissariato per la bonifica del fiume Sarno la richiesta dei nominativi che rappresenterebbero tutte le realtà cittadine al tavolo tecnico che dopo il 15 aprile dovrebbe riunirsi per predisporre una serie di concertazioni e discussioni sul tema della bonifica della Vasca Pianillo e Fornillo, dopo il blocco temporaneo a seguito delle proteste cittadine e della mancanza ancora del collaudo del sito che dovrebbe accogliere i fanghi da trattare provenienti prima dal canale del Sarno e poi quelli della Vasca Pianillo. L’idea era stata lanciata proprio dal generale per evitare che ci fossero “eventuali favoritismi” o mancanza di fiducia nelle decisioni. Cosi la scelta di nominare un misto di rappresentati cittadini e di enti che potranno cosi, portare in modo democratico le proprie idee. Faranno parte della commissione super partes “un tecnico di comprovata esperienza e professionalità già utilizzato dalla magistratura per problematiche analogo, – si legge nella comunicazione arrivata nelle stanze dei bottoni – nominato dal commissario delegato e per il quale già sono in corso contatti, un rappresentante del comune, un tecnico della struttura commissariale, un rappresentante delle associazioni e dei coordinamenti cittadini”. Ma poi a chiosa ecco la nota di colore che la dice lunga “ dal momento che sono pervenute molteplici e diversificate richieste da molte associazioni confidiamo che l’amministrazione si faccia parte attiva e concerti con le associazioni il nominativo del loro rappresentante”. Ed infatti, nonostante la forte richiesta che lo stesso generale ha condiviso nella libera scelta democratica, ecco comitati e coordinamenti, cittadini ed ex amministrativi rincorrersi per ottenere un posto tra le fila dell’ambito tavolo tecnico. Insomma un attaccamento alla terra ma soprattutto alla propria salute che spinge i vari rappresentati cittadini ad accaparrarsi un posto per contribuire nel prendere una decisione importante che non sembra essere stata minimante baipassata dalla documentazione che avrebbe dovuto in qualche modo rassicurare i cittadini. Infatti dalla documentazione si legge “I sedimenti presenti nei corsi d’acqua del bacino del Fiume Sarno hanno caratteristiche tali da essere classificati come rifiuti speciali non pericolosi ai sensi del D.Lgs 152/2006”. Ma non sembra rassicurare i cittadini che per ben due volte sono scesi in piazza in vere e proprie manifestazioni, mobilitazioni che hanno visto per la prima volta il popolo sangiuseppese schierarsi per dire no ai fanghi. Un no contro fanghi del canale Bottaro Fienga che dovrebbero essere trattati per prima e si invece a quelli provenienti dalla vasca Pianillo. Nella serata di ieri un incontro al seminario dei padri di San Giuseppe Vesuviano ha visto alcune associazioni cercare di nominare dei rappresentati, ma sembra che nessun nome si stato partorito, insomma fumata nera.
Giovanna Salvati
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