“Uniti nel fare impresa”. Con questo slogan la Confcommercio di
Napoli e provincia si appresta, a partire dal 17 marzo, a celebrare i primi
centocinquant’anni dell’Unità d’Italia nella convinzione che
anche il mondo dell’economia debba vivere la nazione “come una grande famiglia, in cui il Governo svolga il ruolo del padre attento alle esigenze di
tutti i figlioli ed in cui, se c’è da rimboccarsi le maniche per le
bene anche di uno solo, io si faccia con spirito sereno e
propositivo”, ha commentato il presidente napoletano Pietro Russo.
A tal fine, il territorio napoletano sarà oggetto di una serie di
iniziative che saranno presentate dallo stesso Russo e dai presidente
della Fipe Confcommercio provinciale Salvatore Trinchillo martedì 15
marzo alle ore 11 presso la sede dell’associazione (piazza Carità 32).
In particolare, per festeggiare l’anniversario i ristoranti
proporranno il “Piatto dell’Unità d’Italia”, mentre le pizzerie
realizzeranno la “Pizza Garibaldi”. Entrambe le preparazioni saranno
ispirate ai colori della bandiera nazionale oppure ad altri tipi di
richiamo all’immagine dell’Italia, secondo la fantasia dei ristoratori
e dei pizzaioli. Naturalmente, gli esercizi dotati di ristorante e
pizzeria potranno proporre entrambe le preparazioni. Pasticcerie e
gelaterie potranno poi realizzare un “Dolce Italia” o un “Gelato
Italia”, anch’esso ispirato al tricolore o ad altri simboli dell’unità
nazionale. I Bar infine potranno proporre un cocktail con la medesima
ispirazione.
Non a caso quindi il 21 marzo, sempre presso la sede della
Confcommercio napoletana, sarà la pronipote del generale Giuseppe
Garibaldi: Anita Garibaldi, arrivata appositamente in città su invito
del presidente Pietro Russo, ad assaggiare per prima la pizza
intitolata al suo avo alla presenza di istituzioni locali e
rappresentanti di categoria.
“Noi della Confcommercio – ha concluso Pietro Russo – nell’unità
d’Italia ci crediamo e lo dimostriamo, in questa occasione e non solo.
Ed anche se nei fatti, stante la disattenzione per le problematiche
del comparto da parte del Governo, non percepiamo ancora Io stesso
affiato da di chi ancora non si prende la briga di riconoscere un
interesse particolare ad un territorio come il nostro che in questo
momento ha, oggettivamente, delle esigenze particolari”.
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