Ottaviano. Due opifici illegali di matrice cinese sono stati scoperti
e sequestrati nella mattinata di ieri da uomini e mezzi impegnati
nell’operazione “Strade Sicure”. Un servizio predisposto da diversi
giorni dal Capitano Luca Toti del Comando di Torre Annunziata, per
intensificare i controlli e di conseguenza la sicurezza sul’intero
territorio, soprattutto in quegli squarci di zona dove purtroppo
l’abbandono e l’incontrollabile elemento di criminalità diventa
ingestibile. Un fenomeno ormai rinomato che vede da sempre, e in
continuo aumento, l’impiego della manodopera straniera in vere e
proprie aziende fai da te, sorte in un semplice capannone senza
requisiti in materia di igiene, sicurezza e soprattutto dove le ore di
lavoro diventano un interminabile trafila di minuti, la cui unica
parola d’ordine di un capo padrone è sfruttamento. A mettere a segno
l’intera operazione di controlli a tappeto i carabinieri di Ottaviano,
coordinati dal maresciallo Domenico Iaccarino, con il supporto
fondamentale degli uomini della Cio del X° Battaglione “Campania” e
del 131° Reggimento Carri di Persano che hanno cosi provveduto a
realizzare il servizio finalizzato al contrasto del lavoro sommerso e
dello sfruttamento della manodopera clandestina cinese nel settore
tessile. E cosi dopo un’attenta indagine condotta in modo vigile e
meticoloso dai carabinieri, nella mattinata di ieri il blitz. Hanno
fatto irruzione in ben due opifici, successivamente sottoposti a
sequestro per mancanza di requisiti in materia di igiene e sicurezza
sui luoghi di lavoro, ubicati rispettivamente in Via Giugliani 39 e
via Sinicuoli 2. Sorti in un’aerea completamente di periferia nella
frazione di San Gennarello e nell’aerea di Via Zabatta, su una
superficie di oltre 90 metri quadri caduno, durante il blitz i
carabinieri hanno rinvenuto in piena attività operativa circa quindici
cittadini di nazionalità cinese, tutti con regolare permesso di
soggiorno. I lavoratori, dopo essere stati identificati dagli uomini
del comandante Iaccarino, hanno raccontato le ore di lavoro che giorno
dopo giorno erano costretti a fare, il tutto senza nessun contratto
regolare e soprattutto senza nessun rispetto delle normative sulla
sicurezza sul lavoro. Entrambe le strutture riversavano peraltro in
condizioni decisamente fatiscenti. Il valore dei beni sequestrati
ammonta a circa 150.000,00 €uro.Denunciati cosi i proprietari dei
laboratori clandestini, tutti di nazionalità cinese, per le gravi
carenze riscontrate riguardo la sicurezza sul lavoro. Ogni più
basilare precauzione imposta dal Ministero del Lavoro era ignorata.
L’operazione ha consentito di constatare il mancato rispetto delle
prescrizioni in materia contributiva, assistenziale e previdenziale
per 15 lavoratori risultati non regolarmente assunti e di segnalare
alla Asl i luoghi incriminati per l’individuazione delle
responsabilità sulle normative lavorative. Irregolarità costate care
ai titolari, per un totale di 21mila euro di multa inflitti. Tutte le
tre attività illegali sono state poste sotto sequestro.
Giovanna Salvati
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.