Nola. Come ben sappiamo, viviamo in una società dove lo spreco è all’ordine del giorno.
Ma cosa succede quando, nelle piccole città, nascono comunità creative per il riutilizzo di materiali altrimenti inutilizzabili?
E’ così che è nato a Nola il primo corso per il cosiddetto “riciclaggio creativo” che vede come protagonista il collettivo “Fonseca 30” e Lorena Meis Naveiro, che, con il contributo del centro sociale nolano, ha messo su il corso “Riciclaggio Creativo”.
E’ un’idea che nasce dalla necessità di costruire un futuro ad “impatto zero” soprattutto per i giovani della zona nolana (fortemente vittima, negli ultimi anni, della cosiddetta “emergenza rifiuti”) che si ripromette di conservare la bellezza di un futuro più pulito ed ecologico, a cominciare dalle piccole cose.
L’intento del corso, secondo le parole della stessa Naveiro, è proprio quello di “riprendere una vecchia cultura” riciclando, come un tempo, i materiali che da anni occupano, inutilizzati le strade delle nostre città”.
Sono tanti i modi in cui riutilizzare oggetti di scarto e l’organizzatrice vuole proprio mostrare ai neofiti del riciclaggio come “da una semplice bottiglia colorata in pet si può ricavare un fiore, da un insieme di bottiglie si può ottenere una tenda per la casa, da una busta del latte di tetrapak un portamonete e cosi via….”.
Sembra proprio che comincino a farsi sentire i primi sviluppi in campo giovanile, largamente enunciati dai membri del Fonseca 30 durante le diverse riunioni e manifestazioni per la salvaguardia della città di Nola. Staremo a vedere.
Per gli interessati l’appuntamento è fissato per ogni lunedì, a partire dal 21 Febbraio, dalle ore 18:00, presso la sede del circolo “Fonseca 30” sita nell’omonima via del comune nolano.
Flavia Guarino
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