L’ultima, ieri sera alle 19.30, è avvenuta in Corso Garibaldi, quindi in pieno centro storico, ai danni della gioielleria di Giovanni Pezone che si trovava nel locale con la figlia quando due uomini hanno fatto irruzione a viso semiscoperto ed armati.
“Ad un cenno di reazione del collega”, ha spiegato il presidente della Confcommercio di Pozzuoli Vincenzo Addati, “stavolta è partito anche un colpo in sua direzione e solo il caso gli ha salvato la vita, il che significa che stiamo parlando di persone che agiscono anche con una certa ferocia. Non appena venuto a conoscenza dell’accaduto mi sono recato dal collega per testimoniargli la solidarietà dell’associazione, ma va detto che ormai a Pozzuoli è allarme criminalità. Negli ultimi tempi abbiamo registrato una media di almeno una rapina o furto a setti mana, non solo nel centro ma anche nella parte periferica della città. Le forze dell’ordine, che ampiamente fanno il proprio dovere, sono probabilmente sprovviste di mezzi adeguati per coprire un territorio così vasto, considerando che esiste un solo commissariato di Polizia. Ma certamente non possono e non devono essere i commercianti a pagarne le conseguenze”.
Pronta la reazione anche del presidente della Confcommercio di Napoli e provincia Pietro Russo, che a sua volta ha così commentato l’accaduto: “Questi episodi – ha detto – ci ricordano una volta di più che stiamo operando in una realtà malata, in cui ai problemi normali e quotidiani di chi lavora onestamente in tempo di crisi si aggiungono quelli forse ancor più gravi arrecati dalla criminalità. La Confcommercio si batte da tempo per modificare questa realtà, anche denunciando alle autorità competenti episodi segnalati in forma anonima presso la sede di piazza Carità”.
A breve Confcommercio Imprese per l’italia della provincia di Napoli e l’Ascom di Pozzuoli chiederanno un incontro alle istituzioni locali.
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