Casoria. Mai sottovalutare i comportamenti dei minori. Lo avevamo scritto e denunciato tempo fa e forse l’ennesimo caso di cronaca ci offre nuovamente uno spunto per riflettere, ma soprattutto per imparare dagli sbagli, stimolandoci ad essere più attenti e a denunciare ciò che di sbagliato ci appare dinnanzi ai nostri occhi. Non si può temere di denunciare ciò che appare oggettivo e ancora di più non si può sentirsi minacciati quando si scrive la verità. E allora a chi in questo mese ci ha criticato, beffeggiato e soprattutto minacciato per aver sollevato un’allarme sociale nella cittadina di somma Vesuviana per un caso analogo seppur diverso, noi risponderemo con i fatti, quando le forze dell’ordine avranno terminato il proprio lavoro, ma per ora vi spingiamo ad una riflessione analizzando l’ennesimo caso che ci offre questa maledetta cronaca. A Casoria, nella mattinata di oggi, infatti, cinque minorenni di età compresa tra i 14 e i 16 anni, sono stati accusati di violenza sessuale nei confronti di una undicenne, e di seguito sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Casoria. Nei loro confronti il gip del Tribunale per i minorenni di Napoli aveva emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di violenza sessuale di gruppo aggravata. L’indagine. partita già diversi mesi fa, era stata coordinata dalla Procura per i Minori e ha preso il via quando i genitori della giovanissima vittima si sono recati dai militari dell’arma per denunciare che la loro bambina. La vicenda, dai dettagli raccapriccianti, si è consumata il 22 gennaio scorso, quando la giovane 11enne era stata portata con la forza in un luogo appartato. Li, il branco, dopo averla immobilizzata e poi spogliata: di li i primo palpeggiamenti, simulazioni di versi e gesti sessuali. Tutto poteva trasformasi in una vera e propria violenza se alcuni passanti, non avessero prestato attenzione alle urla della bambina. Di li, l’attenta indagine condotta dai militari che dopo giorni di lavoro sono arrivati all’identificazione dei minori, avvenuta grazie alle dichiarazioni di alcuni testimoni ed al riconoscimento compiuto dalla ragazzina. Una storia assurda, ma soprattutto un segnale importante che dovrebbe far capire a chi passa indifferente che l’omertà non è la giusta e saggia decisione verso cosi tanta violenza, chissà che un giorno qualcuno a cui vogliamo bene si possa trovare nella stessa situazione e allora come vi comportereste?
Giovanna Salvati
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