martedì 26 Novembre 2024
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Rassegna teatrale a Saviano, “O’ Spassatiempo” fa cinquina

A presentarla con la regia di Franco Tortora, il gruppo teatrale “O’ Spassatiempo” di Tufino (NA), già vincitore di una delle passate edizioni.

La storia gira intorno alla disavventura della giovane procace protagonista dell’opera Carmelina/Giacchino, che, ‘inebriata da qualche bicchiere di troppo e dal magico alone emanato dal cielo stellato del tiepido maggio,’ … una prima, una seconda e pure una terza volta!!!!! … cedeva carnalmente alle lusinghe di tre giovanotti totalmente diversi tra loro, rimanendo incinta di uno di loro. In più, la sua immagine nuda da qualche tempo impazzava in un pellicola ‘hard’, realizzata a seguito di un ‘provino’ a Roma, che trovava spettatori attenti e dispettosi anche nel suo piccolo paese. ‘… E levet a cammesella!’ è l’invito/tortura degli ‘spiritosi’ che la rivedrebbero con piacere versione ‘nature’, anche adesso, ‘a quattrocchi’.

E, appunto, nel tentativo di sbrogliare la matassa, si determinano una serie di situazioni contrastanti tra loro, che rivoluzionano efficacemente il quadro scenico con la precisione di un orologio svizzero, dando la possibilità ai personaggi principali di sfoggiare un’abilità artistica e una perizia interpretativa, molto apprezzata dalla platea che occupava ogni ordine di posti!

Mai un indugio, un cedimento, una pausa da parte dei genitori della ‘sventurata’. Ci riferiamo alla coppia dominante dell’intero contesto teatrale Masucci/Tortora! … angosciati a piangersi addosso il ‘guaio’, ma anche a risolvere gli immancabili problemi di coppia, specialmente se impaludati nel caratteristico contesto sociale tutto napoletano. Questa chiave di lettura, ci rivela una madre che stenta a tagliare il proverbiale ‘cordone ombelicale’, volendo stare sempre dietro alla figlia … anche in capo al mondo! e, immancabilmente, a non prendere ‘ordini’ da nessuno! … E presenta un ‘padre’ che si sbraccia per dire la sua rimanendo inesorabilmente inascoltato! … e fermo, irremovibile, nel giudizio punitivo sulla figlia, al punto da costringerla ad andare via … nonostante la prospettiva è quella di lasciarla nelle grinfie di un regista sporcaccione che tiene pronte per lei cinque film erotici! Altro che cammesella! Qui il paragone viene posto con ‘Ultimo tango a Parigi’!

Finché la valigia vuota scoperta dopo la partenza di Carmelina. – segno del desiderio di aiuto per rimanere al paesello con loro – risveglia il sentimento genitoriale che li induce a prendere il primo treno per recarsi a Roma e riportare indietro la figlia, dimostrando che l’amore che si prova per lei è più forte dell’errore commesso e che il primo aiuto ad uno sbaglio, benché grave, deve essere dato proprio tra le mura domestiche.

Di sicuro gli attori de “O’ Spassatiempo” sono riusciti a prendere il treno di una comicità galoppante per l’intera durata della messa in scena, benché i più giovani, che con coraggio vengono lanciati sul palco, qualche fornetto di pane lo devono ancora mangiare prima di acquisire sicurezza nelle proprie capacità recitative e ‘far uscire’ fuori la voce in modo più deciso e convinto. Determinata appare, invece, l’interpretazione della Consuocera/Pedalino e marito, nonché dell’intruso/Milo, concreti e convincenti nella parte loro assegnata per formare una splendida cornice ad un quadro d’autore della commedia napoletana!

L’ultimo concetto e riservato al ‘doppio’ linguaggio. Abbiamo notato che l’esprimersi in italiano risulta un po’ stentato, mentre assume contorni corposi e risoluti la recitazione in lingua napoletana. Ma anche questa nota riteniamola non un difetto, ma una chiara dichiarazione d’amore alla nostra parlantina partenopea che in queste opere così ben orchestrate nella trama, si presenta come il cacio sui maccheroni!!

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