martedì 26 Novembre 2024
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Istituto “Bruno/Fiore”, giorno della ‘memoria’

Il 25 gennaio presso l ‘ istituto “Bruno- Fiore” di Polvica si è svolta la celebrazione della giornata della memoria per non dimenticare gli Ebrei vittime della Shoah. Tra i principali artefici dell’ evento abbiamo la professoressa Regina Galasso e il professore Vincenzo Barbato, che prima di lasciare la parola a Luigi Nostrale , che ha visitato personalmente il museo dell’ Olocausto, ha tenuto un discorso d ‘apertura: “Le persone che hanno subito gli orrori dei campi di concentramento non si sono macchiati di nessuna colpa, hanno pagato solo per il fatto di essere ebrei. Questo orrore non deve più accadere perché il mondo che dobbiamo lasciare a voi giovani deve essere migliore e deve migliorare non andare indietro”. Con il dottor Nostrale i ragazzi delle terze classi hanno visto un filmato che descriveva l’ orrore dei campi di concentramento di Auschwitz, considerato solo la fine di un percorso che pativa di Birkenau e che privava i prigionieri della loro vita, dei loro vestiti, dei loro capelli e di tante altre cose. Il filmato ha riportato immagini di eccessiva crudezza che riprendeva i momenti in cui venivano torturati fino ad arrivare ai forni crematori e le donne e i bambini che venivano portati nelle camere a gas gli dicevano che andavano a fare la doccia. Immagini davvero raccapriccianti che per fanno riflettere su un’ epoca da dimenticare . Nostrale ha inoltre raccolto delle testimonianze di alcuni reduci di Auschwitz che dovevano patire gli stenti della fame. Successivamente il filmato ha mostrato delle immagini della Polonia di oggi che è un paese che lentamente sta cercando di riprendersi e che è pulito rispettoso dei monumenti e amante dell’ arte. Per concludere il suo intervento il dottor Nostrale ha invitato ai ragazzi di esser e tolleranti con gli extracomunitari che fanno i lavori più umili e che loro con la loro semplicità ci insegnano quelli che sono i valori della civiltà, nel mondo oggi si consumano tante Shoah e nessuno ha il coraggio di dire che è sbagliato. In conclusione è intervenuto il professore Vincenzo Barbato complimentandosi per la validità delle foto, ma allo stesso tempo è rimasto meravigliato per quanto le foto potessero essere così attuali. Alla fine ha voluto lasciare un messaggio ai giovani: “ Qualunque cosa facciate voi adesso state costruendo la vostra vita. Più che apparire dobbiamo pensare a come difenderci civilmente da tali aggressioni, quello che posso dirvi è di coltivare la speranza. La scuola ha fatto tanto poi starà a voi andare avanti senza smarrire i veri valori”. Sono parole di speranza e di augurio quelle del professore Barbato con la speranza che andando avanti le cose possano migliorare e che l l’ Olocausto e il razzismo sono due cose da condannare. Aver raccolto già tale consenso dai ragazzi è già stato un grande successo personale per Barbato con la speranza che anche questa ricorrenza sia un altro trampolino di lancio per la “Bruno- Fiore” per essere sempre più protagonista sul territorio.

Pietro Dragone

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