martedì 26 Novembre 2024
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Una strada a Mussolini a Sant’Anastasia, la città si divide

Sant’Anastasia. Sembrava una provocazione arrivata con un tempismo pessimo, nel giorno della Memoria per le vittime della Shoa, ed invece una provocazione non è. Intitolare una strada a Benito Mussolini. A farsi promotore di un cambio di toponomastica a Sant’Anastasia, cambio che ha già ottenuto anche qualche riscontro politico, è Ciro Colombrino, giornalista, fotoreporter e amministratore di una pagina di Facebook che negli ultimi mesi ha animato al vita politica della città. Dal social network, che conta 856 fan, Colombrino ha annunciato: “Sant’Anastasia oggi, nella persona del responsabile della pagina, si fa ufficialmente promotore di una memorabile iniziativa, intitolare una via del paese Anastasiano, ad un grande Statista del Novecento Benito Mussolini. Un Uomo capace di dare l’Italianietà agli Italiani!”. Inutile dire che sono fioccati subito decine di commenti, la maggior parte dei lettori è indignato di una simile proposta, ma c’è anche chi riconosce al duce un valore da tramandare alle nuove generazioni. Colombrino intanto non si è fermato è ne ha già parlato ad alcuni amministratori comunali per trovare il sostegno necessario per attuare il cambio di nome ad una strada cittadina. “La mia idea andrà avanti”, spiega, “chiederò alla giunta Esposito, in particolare all’assessore alla Viabilità Vito De Lucia, di intitolare una strada di Sant’Anastasia ad uno che fece Grande l’Italia e gli italiani. Con qualcuno ho già parlato a margine della seduta del consiglio comunale che si è tenuta l’altra sera e si sono dimostrati possibilisti. Avrei anche individuato la strada, una del quartiere di Madonna dell’Arco che oggi non ha un vero e proprio nome, ma si chiama soltanto prolungamento”. Ad appoggiare subito l’idea anacronistica di Colombrino un partito dell’attuale maggioranza in Comune, “La Destra di Sant’Anastasia, della quale mi onoro di essere presidente, si associa all’iniziativa del giornalista Colombrino. Si onora un grande statista”, ha scritto Mario Merone.
Dal centrosinistra commenti indignati. “L’iniziativa di Colombrino, opinabile in ogni debole punto, soprattutto sugli argomenti quali l’assenza della Camorra nel periodo del fascio o le frottole sullo stato sociale (tesi sostenute su Facebook, ndr)”, ha spiegato Gianluca Di Matola dirigente di Rifondazione Comunista, “hanno più il sapore di un rigurgito estremista del tutto personalistico, che un’iniziativa collegiale che possa arricchire gli anastasiani ed il loro territorio. E, comunque sia, nel totale rispetto delle opinioni altrui che ho sempre avuto, se davvero però è così convinto della sua proposta, non posso che dirgli di andare avanti e crederci. Sappia però che, senza ombra di dubbio, troverà sinceramente e congiuntamente tutta la mia opposizione e del partito della Rifondazione Comunista al quale appartengo. E ne sono convinto, fortemente, faranno seguito anche i tanti cittadini antifascisti e non. Non permetteremo mai, e poi mai, che una tale vergogna, possa infangare questa terra”. E il segretario del Pd, Grazia Tatarella: “Non sono d’accordo con questa proposta. Mussolini è stato un dittatore che ha gettato l’Italia, insieme alla Germania, in una delle fasi più vergognose della nostra storia. Scappando quando poi la situazione gli è sfuggita di mano. E’ stato Mussolini ad aver portato in Italia le leggi razziali e a ritenere inutili i portatori di handicap e quindi ad ucciderli. Prego Colombrino di evitare di portare avanti questa proposta”.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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