martedì 26 Novembre 2024
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Somma Vesuviana, inaugurazione del sito archeologico di Santa Maria del Pozzo. Da domenica al via le visite guidate

Somma Vesuviana. Sarà inaugurato domenica, con una visita della chiesa angioina e del pozzo romano, il sito archeologico di Santa Maria del Pozzo, che si trova all’interno del complesso monumentale dei frati minori. “Un atto importante, desiderato ed atteso da tempo che inorgoglisce i padri francescani, il sottoscritto e la schiera di fedeli che ci hanno creduto e sostenuto in questo lungo ed impervio percorso”. E’ raggiante come non mai Emanuele Coppola, direttore dei beni Culturali del convento di S.Maria del Pozzo, nel commentare la notizia dell’apertura del sito. “Da oggi infatti” prosegue il direttore “il Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo oltre ad essere di notevole interesse storico, artistico ed architettonico, è anche sito archeologico al pari della Villa Augustea. La fruizione pubblica è atto di condivisione e partecipazione, dovuto e voluto, affinché ognuno possa attingere al vasto patrimonio storico, artistico ed architettonico che la Città Somma Vesuviana offre”. Il parterre di ospiti per questa giornata inaugurativa sarà assai ricco sia di personalità politiche che religiose. Ai consiglieri regionali di maggioranza Paola Raia e Carmine Mocerino si affiancherà il sindaco Raffaele Allocca. Ad essi, in rappresentanza della Curia nolana, si aggiungerà il monsignore Luigi Mucerino, Vicario Episcopale della stessa istituzione bruniana.A coordinare gli ospiti Emanuela Allocca. La prima visita pilota, che vedrà l’impegno delle due guide ufficiali, Jessica Casolaro e Vincenzo Castaldo, comincerà alle 18,30. Dopodiché sarà reso noto il calendario delle visite le quali saranno tre e tutte domenicali. La prima dalle 11 alle 11,45, la seconda dalle 13 fino ai successivi 45 minuti e l’ultima di sera, dalle 19 alle 19,45. Così, a meno di un anno dall’aver ottenuto l’ambito riconoscimento di bene di interesse archeologico nazionale direttamente dalle mani del ministro alla Cultura Sandro Bondi, questo complesso del quale fa parte la piccola chiesa realizzata nel 1333 dal re di Napoli Roberto d’Angiò per ricordare il matrimonio della nipote Giovanna I, sua erede, ed Andrea d’Ungheria, figlio del re Carlo Umberto, ed il pozzo romano diventano fruibili anche al grande pubblico. “Sono soddisfatto” aggiunge Coppola “perché lentamente aggiungiamo un mattone alla costruzione di una realtà, quella del complesso monumentale francescano, che potrà diventare in futuro un importante punto di riferimento per la cultura, la storia e l’archeologia dell’intera regione sulla falsariga di Pompei, Ercolano e delle bellissime chiese napoletane”.

Gaetano Di Matteo

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