venerdì 20 Settembre 2024
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In ricordo del maestro Coffarelli serata di musica con tanti artisti

Somma Vesuviana. Una serata per ricordare una delle figure più importanti della cultura popolare vesuviana e tre mesi dalla sua scomparsa. Una serata speciale in ricordo del maestro Giovanni Coffarelli (nella foto) si terrà questa sera alle ore 18 presso il teatro Arlecchino di Somma Vesuviana. Tra gli ospiti è stata prevista la presenza degli amici di sempre del maestro Coffarelli: Eugenio Bennato, Lina Sastri, la Nuova Compagnia di Canto Popolare. Con loro ci saranno tanti altri artisti che anche il 31 agosto scorso non vollero mancare alle esequie del maestro. Ad organizzare l’evento gli amici storici, l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e la città di Somma Vesuviana tributeranno un omaggio a Giovanni Coffarelli.
“Sempre con Giovanni” il titolo che è stato scelto per la kermesse, nel corso della quale hanno dato la loro disponibilità a partecipare, tra gli altri, anche Marcello Colasurdo, Carlo Faiello, la Montemaranese, i Musicalia, Anna Spagnuolo, La Paranza di Giugliano. Per il prossimo mese di febbraio, poi, col patrocinio dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e del Comune di Somma Vesuviana, è stato organizzato un seminario su “L’eredità culturale di Giovanni Coffarelli”, a cui è stata già assicurata la partecipazione da parte di Anna Lomax (Columbia University), Paolo Apolito (Università di Salerno), Francesco De Melis e Giorgio Adamo (Università di Roma La Sapienza), Gianni Pizza (Università di Perugia), Amato Lamberti (Università di Napoli). “Questi due eventi “Sempre con Giovanni” e “L’eredità culturale di Giovanni Coffarelli””, fanno sapere gli organizzatori, “oltre che un tributo alla sua memoria, rappresentano soprattutto un segno forte della volontà di perpetuare la strada solcata nei quarant’anni di instancabile e certosino lavoro di Giovanni come “Antropologo Nativo” e “Sacerdote della Tradizione”, come spesso veniva definito, durante i quali, con il suo fare autentico, schietto e senza compromessi, è riuscito a tessere una rete tra tutti gli antropologi, etnomusicologi, artisti e uomini di cultura italiani e stranieri impegnati nella ricerca e nella valorizzazione delle tradizioni campane”. Acclamato anche negli Stati Uniti per la sua voce e per i suoi canti alla “potatora”. Ha divulgato, in Italia e all’estero, il mondo antico delle tradizioni, dei “cunti e cuntarielli”, delle fiabe napoletane, delle storie di “munacielli e mbriane”. Diventando anche oggetto di tesi universitarie. Oggi il giusto ricordo per una personalità così spiccata.

La redazione

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