giovedì 19 Settembre 2024
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“Banda dell’ariete”, arrestati tre rapinatori

DA METROPOLIS DEL 18 DICEMBRE

Nola. Con una grossa mazza di ferro hanno cercato di infrangere i vetri della vetrina per poi intrufolarsi nei locali e mettere a segno il colpo. E’ accaduto l’altra notte nel centralissimo corso Tommaso Vitale a Nola. Preda dei malviventi il noto negozio “Prisco”. Ma qualcosa è andato storto e il piano non viene portato a termine come sperato dalla banda. Decisivo l’intervento degli agenti del Commissariato di Polizia di Nola, coordinato dal dirigente Pietro Caserta. A finire in manette con l’accusa di rapina impropria, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato Ciro Storto, di 37 anni e Carlo Pecoraro, di 34 anni. Ma ricostruiamo la storia. L’altra notte le volanti della polizia sono intervenute al corso Tommaso Vitale dove la vetrata di Prisco era stata appena infranta con una grossa mazza di ferro ad opera di alcuni uomini giunti a bordo di due autovetture. L’immediato arrivo degli agenti e l’attivazione dell’allarme del negozio hanno messo subito in fuga le due auto con a bordo i malviventi. Ne è nato un inseguimento per le strade cittadine. A piazza Marconi le volanti sono riuscite a bloccare le due auto – una Punto e una Marea – intimando agli occupanti di scendere ma, improvvisamente, il conducente della Punto ha accelerato cercando di investire anche gli agenti e a riprendere la fuga. La folle corsa dell’auto è terminata dopo l’esplosione di alcuni colpi di pistola da parte dei poliziotti che riuscivano a far scoppiare uno dei pneumatici. L’auto si fermava dopo alcuni metri danneggiando alcune auto in sosta e fioriere. I poliziotti, nonostante le ferite riportate per evitare di essere investiti, sono riusciti a bloccare il conducente della Marea, Carlo Pecoraro, e quello della Punto, Ciro Storto. Gli altri complici riuscivano invece a far perdere le proprie tracce. Una “latitanza” durate pochissime ore. Poche ore dopo l’arresto di Storto e Pecoraro infatti gli agenti hanno individuato un altro complice della rapina. Si tratta di Giovanni Cacace, di 43 anni napoletano, sottoposto a fermo per i reati di tentata rapina impropria, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Cacace infatti faceva parte del gruppo di uomini che si erano dati alla fuga dopo aver sfondato la vetrina di “Prisco”, e tentare di far perdere le tracce dopo l’arrivo delle volanti. L’uomo è stato rintracciato in un appartamento alla via Salaiolo Orto.
I poliziotti hanno sequestrato le due autovetture, la mazza di ferro utilizzata per lo sfondamento della vetrina ed altri attrezzi del mestiere.

Autilia Napolitano

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