Somma Vesuviana. “Si possono conoscere gli ideali di una nazione attraverso la sua pubblicità” scrisse Norman Douglas nel suo “Vento del Sud”. E a ben vedere dalla pubblicità “offerta” dall’assessorato alle politiche Giovanili, guidato da Lello D’Avino, e dall’Informagiovani del comune sommese, c’è da farsi venire realmente il dubbio sui valori che ispirano chi gestisce le politiche dei giovani sommesi e su come vengano spesi i soldi dei cittadini(tartassati) contribuenti per alimentarle queste politiche. In realtà, assessorato ed Informagiovani, non sembrano avere un buon rapporto con i manifesti (ricordate la storia di “Wimby, What is In My Backyard che nella sua traduzione istituzionale doveva significare: Ciò che c’è nel mio giardino, mentre nel manifesto preparato dall’assessorato si leggeva: What is my back yard che tradotto suonava: Qual è il mio cortile?), però questa volta l’impressione è che si vada al di là del semplice orrore grammaticale. “L’amministrazione comunale e l’assessorato alle politiche giovanili” recita il manifesto “nell’occasione di festeggiare l’anno di attività del servizio Informagiovani (a proposito, ma l’accordo con la Michelangelo per la gestione degli uffici a Palazzo Torino non era scaduto? Fino a quando gli è stata concessa la proroga?) hanno messo in campo un’iniziativa invitando i ragazzi che nell’anno 2010 hanno compiuto i 18 anni, per poter condividere la gioia per il compimento della maggiore età, momento particolarmente delicato, perché segna il passaggio dall’adolescenza alla giovinezza, inizio di prime responsabilità nel mondo degli adulti”(evviva l’accademia della Crusca sommese). “I festeggiamenti prosegue il manifesto “si terranno presso i locali dell’istituto Montessori il giorno 17/12/2010 a partire dalle ore 18:30, e saranno allietati da buona musica a cura di un divertente DJ che coinvolgerà i presenti co un esilarante animazione (un altro colpetto di frusta all’italiano, ma fa niente, l’importante è il senso n.d.r.). Tralasciando però l’epopea dell’organizzazione di questa sorta di circo Barnum fatta di dj divertenti, torte, 18enni, nani e ballerine di socialista memoria (Rino Formica docet) bisogna ritornare alla questione della pubblicità e dei soldi dei contribuenti. Il distretto 33 per le politiche giovanili, il cui comune capofila è Somma Vesuviana, qualche tempo fa si è dotato di un sito internet costato più o meno 2mila euro. Soldi dei contribuenti ovviamente sottratti ad altri settori della spesa pubblica per dare visibilità e pubblicità alla communitas giovanile dei comuni dell’ambito (http://www.distretto33.org/Somma/ ). Ebbene, non si sa chi tra l’Informagiovani e l’assessore allo sport, spettacolo e politiche giovanili Raffaele D’Avino detto Letto, ha invece scelto di pubblicare le foto di questo evento “socio/culturale/mondano/didattico/gastronomico/musicale/ludico-ricreativo e bla bla bla, non sul carissimo sito istituzionale del distretto,ma sul sito Tuttosommato.it. A maggior ragione se risulta incomprensibile cosa sia e di cosa si occupi il portale in questione. Nella prima pagina si trovano solo pubblicità di alcuni locali del napoletano e delle Ansa copiate ed incollate dall’Italia e dal mondo. Inoltre non si sa bene (in realtà si sa, ma cari lettori, mi piacerebbe che a rispondere fossero quelli dell’Informagiovani o l’assessore Raffaele D’Avino detto Lello) nemmeno chi sia a gestire il portale che non compare nemmeno nella rosa di link proposti dal sito istuzionale del comune di Somma Vesuviana. Ma non solo il sito puzza di pubblicità. Quello che sembra il manifesto preparato da un impresario dello spettacolo divorziato dalla lingua italiana, più che dai rappresentanti delle Istituzioni, salta fuori che la “Serata sarà allietata dal gruppo Bellini Style Entrateinement, del nuovo talento vocale di Somma Vesuviana Monica Cerciello, Emanuela Vacca, Carmen Scognamiglio e infine dal Cabaret dei Divieto di Transito” (è scritto proprio così n.d.r.). Con buona pace di Rosanna Cimmino che nonostante calcherà l’Ariston di Sanremo non ha avuto alcuna menzione dall’impresario sgrammaticato. Il manifesto brillante però si contraddistingue anche per un’altra questione. Questa un po’ più seria. Ancora una volta compare, al fianco delle iniziative organizzate dall’assessorato alle politiche giovanili e dall’Informagiovani, il nome del Forum dei giovani sommesi. “Noi non ne sappiamo niente” sono le parole di Antonio Polise, coordinatore della struttura. “Oramai ci trattano allo strenuo delle figurine dell’album Panini. Mi auguro che l’assessore venga al consiglio del Forum mercoledì per spiegare come mai lui, o l’Informagiovani, usa il nome dell’organo senza consultarci”. In realtà più che a delle figurine l’assessore pare consideri il Forum “una cosa del Comune”. Un tavolo, una sedia, fate voi. Purché ci si balli sopra.
Gaetano Di Matteo
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