venerdì 20 Settembre 2024
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Nola, al via le elezioni per il Consiglio del forum giovani

Nola. Sono passati quasi due mesi da quando ha messo piede nella cittadina bruniana l’idea del Forum dei Giovani. Ora, dopo l’incessante passaparola dei cittadini e degli studenti, sembra essere giunto il momento delle tanto sospirate elezioni che coinvolgeranno oltre trenta studenti della cittadina nolana. Sabato scorso, in vista delle elezioni del 18 e 19 dicembre un gruppo di candidati ha tenuto un dibattito nel liceo classico “G. Carducci” per la fine della campagna elettorale e per informare i giovani nolani sulla vera e propria importanza del forum all’interno del consiglio comunale.
Tra coloro che dovrebbero riempire le file dei quindici eletti alla carica di consigliere del forum vi sono anche Nicola D’Ambrosio, Carlo Fusco e Carlotta Indiano i quali hanno parlato chiaro: “Il nostro obbiettivo è quello di cambiare le cose in una città che purtroppo, da anni, offre poco o niente ai giovani ed agli studenti”.Sono tre menti diverse, tre candidati con tante idee e voglia di cambiare, tre giovani che hanno età e esigenze diverse, un trio che rappresenta la vera e propria “parte giovane” della città di Nola.
Ha aperto il dibattito Carlotta Indiano, giovanissima e già piena di ambizioni che, nei suoi sedici anni, è l’unica donna ad essere candidata al forum. Nonostante la giovane età la candidata ha parlato animosamente delle idee che intende portare, assieme agli altri due candidati , all’interno del forum, evidenziando la necessità di riutilizzare gli spazi già presenti nella città per incrementare le possibilità dei ragazzi di divertirsi e fare qualcosa di costruttivo e concreto. Ha ricordato l’importanza delle strutture sportive gratuite (ormai un’oasi nel deserto), della possibilità di riuscire a creare zone all’aperto dove praticare sport in completa libertà e sicurezza, possibilità negata dall’inattività del comune che non ha mai pensato a questo genere di cose. “Viviamo in un paese dove non è possibile praticare sport all’aria aperta in completa sicurezza, dove anche una semplice corsa nel parco può diventare occasione di molestie e infortuni a causa della cattiva condizione delle infrastrutture”. E’ andata avanti anche spendendo qualche parola riguardo la creazione di una copertura a banda larga wi-fi nei luoghi di ritrovo maggiormente visitati da ragazzi e studenti (come ad esempio le biblioteche o i parchi pubblici) per dar loro una maggiore possibilità di informarsi in maniera gratuita e senza limitazioni.
“Vogliamo riportare nelle menti dei ragazzi quei valori che fino a questo momento sono stati accantonati, mettendo alla luce anche argomenti che ormai viviamo all’ordine del giorno come la criminalità organizzata e i drammi ecologici che da tempo stanno affliggendo la nostra città. Abbiamo intenzione di istituire a riguardo un osservatorio – studio al fine di sensibilizzare le menti dei giovani su questi punti.” Ha continuato così, Carlotta Indiano rivolgendosi ai ragazzi per quanto riguarda la realizzazione di un centro di aggregazione giovanile per dar modo a giovani (e non) di lasciar spaziare la propria creatività scrivendo, suonando o anche dipingendo.
La Indiano ha passato poi la parola al secondo candidato Nicola D’Ambrosio che ha esposto la promozione delle cosiddette “giornate del riciclo” per sensibilizzare la popolazione tutta sul tema della raccolta differenziata. Lui è anche l’unico dei tre candidati presenti che studia all’università “Parthenope” di Napoli con sede a Nola e da studente universitario si è a lungo soffermato sulle falle delle grandi infrastrutture universitarie della città. “Sono quasi due anni che vado all’università e la situazione è devastante: gli studenti sono costretti a seguire le lezioni nelle sale del cinema più vicino. Non si può andare avanti così!”. Sono parole amare quelle uscite dalle bocche di questi tre ragazzi, parole che fanno riflettere e capire che forse è davvero arrivato il momento di cambiare un po’ le cose nella gestione dei fondi dedicati appunto alle attività giovanili.
Ha concluso lo scambio di idee Carlo Fusco, 28 anni , il più “anziano” dei tre , precario presso una grande azienda di Finmeccanica che ha focalizzato le ultime, e forse più dure, parole del programma sulla necessità di abbattere gli schemi precostutiti del forum. “Il comune ha cercato di creare un organismo chiuso e fine a se stesso perché gli conveniva così ma c’è la necessità del contrario, la necessità di uscire fuori dagli schemi e unire tutte le forze giovanili possibili e non lasciare che un’idea così sana come il Forum dei Giovani possa andare nelle mani dei soliti noti già eletti a priori.” Ha inveito così Carlo Fusco tirando fuori un lato del Comune di Nola del tutto inaspettato, ricco di forzature e sottigliezze burocratiche per cambiare le cose il meno possibile e lasciare ai giovani solo qualche briciola di quello che può e deve essere il vero forum dei giovani. “Che dire poi dell’Informagiovani? E’ una struttura ormai lasciata al degrado e all’incuria. Non ci sono neanche i mezzi tecnologici necessari per la realizzazione del progetto. I ragazzi non hanno più la possibilità di scrivere in maniera guidata il proprio CV e non possono neanche sfruttare le aree a loro dedicate all’interno dello stessa struttura! Basterebbe poco a cambiare, ma sembra che il comune abbia dimenticato molte cose. ” E’ così che Fusco si è rivolto verso la struttura dell’Informagiovani, una delle poche strutture dedicate al mondo dei giovani nella città di Nola. ” Le stesse istituzioni vivono in una profonda ignoranza, un’ignoranza dettata dalla pigrizia dei modi di fare ma che a sua volta si riversa sui giovani che restano anch’essi ibernati nella loro inesperienza, senza poter far nulla di diverso, senza riuscire a trovare un’occupazione solo perché non sono informati su come poterlo fare!”. Ancora tanta insoddisfazione e ancora tanto sdegno caratterizzano queste ultime parole. Tra i tanti applausi e i tanti sguardi d’approvazione da parte del pubblico termina così questo incontro caratterizzato da serenità, creatività ma soprattutto tanta voglia di fare e di cambiare le cose in un paese dove si vive male e i primi a pagarne le conseguenze sono i ragazzi che però non si danno per vinti e accettano la sfida: si può ancora cambiare qualcosa, con concretezza e informazione.

Flavia Guarino

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