Striano. Cittadinanza onoraria si, ma in un fiume di polemiche. Alla vigilia della consegna di cittadinanza onoraria che verrà consegnata questo pomeriggio alle ore 17,00 nell’aula consiliare a due personalità che si sono distinte per il loro impegno sul territorio strianese scatta la polemica che divide cosi l’opinione pubblica. A finire nel mirino delle accuse colui che le ha concesse: il sindaco Antonio Del Giudice e la sua Giunta. Con una delibera di giunta approvata nei giorni scorsi il sindaco ha cosi deliberato la concessione di cittadinanza onoraria a Don Sossio Rossi, Arciprete della Basilica di Frattamaggiore da sempre presente sul territorio con le innumerevoli manifestazione in gemellaggio con la sua cittadina che conserva gelosamente le spoglie del santo patrono strianese, e per Luigi Ambrosio imprenditore di San Giuseppe Vesuviano che vanta però nel suo organico tutti dipendenti strianesi. La richiesta affinchè fossero concesse entrambe le cittadinanze era arrivata direttamente dal sacerdote del paese Padre Michele Fusco,l’ Associazione Culturale Histrucanum e la Pro Loco . Ma proprio sulla cittadinanza di Luigi Ambrosio subito sono scattate le polemiche che in un esposto anonimo alla Procura e ai Carabinieri hanno denunciato “Il Sindaco sta umiliando tutta la cittadinanza di Striano – si legge nell’esposto – è una vera e propria vergogna conferire la cittadinanza onoraria a Luigi Ambrosio, giovane 30enne denunciato per costruzione abusiva. Ha inoltre una violazione di sigilli in corso perché ha completato e occupato la casa costruita senza licenza ed una denuncia in corso per lavori di costruzione abusiva, il tutto promesso dal sindaco e dagli assessori in cambio di posti di lavoro concessi o da concedere, e il sindaco cosa fa? Intrufolandolo con un prete gli organizza una manifestazione pubblica per poter concedergli onoraria. Per quali meriti? Per essersi distinti in cosa?”Accuse infamanti e forti ma che subito lo stesso tricolore cittadino ribatte “E’ decisamente assurdo ed inaccettabile quanto mi viene comunicato, perché si evince chiaramente la volontà disfattista di una o più persone – spiega Del Giudice – una cittadinanza onoraria per quali meriti? Per aver dato l’opportunità a 150 strianesi di lavorare in una delle poche fabbriche del territorio vesuviano che da possibilità di lavoro ai suoi stessi concittadini, valorizzando le risorse umane della propria terra. Ma quello che probabilmente dovrebbero tenere a mente coloro che infangano in un modo cosi squallido una simile iniziativa puramente simbolica – incalza Del Giudice – è che nell’organico dello stesso imprenditore si contano nel personale parenti di più consiglieri dell’opposizione. Ed invece mi vedo accusare io di aver promesso licenze o posti di lavoro? Se questa è la strategia politica, le tecniche di programmazione politica tesa a migliorare la propria cittadina, allora si commentano da soli. Non entro nel merito di percorsi giudiziari in corso del signor Luigi Ambrosio, perché se effettivamente ci sono procedimenti in corso, spetta solo alla magistratura e agli organi competenti indagare. Io premio un uomo che ha dato la possibilità ai nostri concittadini di lavorare, quello che fa privatamente non interessa a noi se non ai suoi stessi dipendenti”. Ma ad intervenire sull’intera vicenda è stato lo stesso Luigi Ambrosio “non accetto minimamente di essere diffamato in un modo totalmente gratuito – sottolinea Ambrosio – il mio casellario giudiziari è completamente pulito vi è solo un carico pendente risalente a 10 anni fa, per un semplice abuso di un mio genitore. Non ho costruito imperi o ville e né vengo premiato per questo”.
Giovanna Salvati
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