DA METROPOLIS DELL’11 DICEMBRE
Sant’Anastasia. Volevano fare un Natale “più ricco” e avevano pensato che il modo migliore e più breve per fare soldi fossero le rapine. Così si erano attrezzati: con due motorini, una pistola a salve, due caschi e due passamontagna. Questo l’equipaggiamento con cui quattro ragazzi, tra cui due minorenni, erano passati all’azione scegliendo come prime vittime una coppia di anziani di Sant’Anastasia. A scoprirli ed arrestarli, per rapina pluriaggravata in concorso, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Castello di Cisterna (guidato dal tenente Antonio Orlando). I quattro, Vincenzo Nocerino e Ferdinando Visone, entrambi diciottenni e un 17enne ed un 16enne, tutti residenti nel rione di Ponticelli intorno alle ore 22 di giovedì sono partiti dal loro quartiere e attraversando Cercola e Pollena Trocchia hanno trovato le loro vittime in via Arco a Sant’Anastasia. Un bersaglio facile, due anziani a bordo di una Fiat Panda, li hanno raggiunti in sella allo scooter, con il volto coperto da passamontagna, uno di loro con la pistola in pugno (poi i militari scopriranno essere a salve) hanno intimato ai coniugi di scendere dalla vettura. I due, preoccupati della reazione che potevano avere i malviventi non hanno esitato e hanno lasciato subito l’auto. Alcuni di quelli che avevano assistito alla scena hanno chiamato il 112, alla centrale operativa i testimoni hanno descritto la scena e gli aggressori. A quel punto i militari della Compagnia di Castello di Cisterna (coordinati dal comandante il capitano Michele D’Agosto) hanno immediatamente diramato le ricerche che li hanno portati a Ponticelli dove hanno rintracciato i responsabili della rapina. Un’azione decisa e tempestiva che ha fatto terminare sul nascere l’azione criminale dei quattro ragazzini, tutti incensurati, che avevano scelto un metodo assurdo per fare i soldi necessari ad “affrontare” le festività natalizie: le rapine. Proprio così, infatti, i quattro si sono giustificati una volta nella caserma di Castello di Cisterna (dopo che i militari avevano rinvenuto e sequestrato i due scooter, i passamontagna e la pistola a salve). Hanno raccontato di aver bisogno di “soldi liquidi per trascorre un Natale più felice”. La loro “bravata” però gli farà, con molta probabilità, trascorrere le festività in cella. Nocerino e Visone, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Poggioreale mentre i due minorenni sono stati accompagnati nel Centro di Prima Accoglienza dei Colli Aminei.
A finire nei guai però anche il papà di uno dei quattro, un uomo di 36 anni che ha mal “accolto” la notizia dell’arresto del figlio. Davanti alla caserma “generale Carlo Alberto Dalla Chiesa” ha dato in escandescenza, insultando i carabinieri e cercando di aggredire uno dei militari, è finito così nelle celle di sicurezza in attesa del rito per direttissima. Un bell’esempio da seguire, insomma.
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