Sant’Anastasia. Diciotto sacchi neri pieni rifiuti pericolosi, erano stati abbandonati lungo via Casaliciello e sono stati ritrovati ieri mattina. Nei sacchi un grosso quantitativo di medicinali scaduti. , a rinvenire il materiale i vigili urbani di Sant’Anastasia nel corso del pattugliamento giornaliero sul territorio. L’episodio è stato subito denunciato alle forze dell’ordine: al momento c’è già un indiziato su cui sta indagando la magistratura. Trattandosi di rifiuti pericolosi si è già attivato l’ufficio Ambiente del Comune per predisporre la procedura di messa in sicurezza dei sacchi. Il contenuto sarà classificato da un punto di vista chimico per escludere che nei sacchetti siano presenti medicinali citotossici e citostatici. La presenza di queste ultime sostanze farebbero aumentare la classe di pericolosità dei rifiuti. Solo dopo aver analizzato la composizione dei medicinali si potrà predisporre il tipo di trasporto e smaltimento. E l’impegno di spesa necessario.
«Da parte nostra -dichiara il comandante della polizia municipale Fabrizio Palladino- c’è tutto l’impegno a proseguire nell’opera di vigilanza. Ci fa molto male verificare che si continua a depositare rifiuti illegali e per giunta pericolosi. Speravamo che in un momento così delicato per l’emergenza rifiuti ci fosse stata una maggiore partecipazione e senso civico dei cittadini. Così facendo, invece, si vanificano gli sforzi profusi, a discapito della cittadinanza. Confidiamo pertanto nella coscienza delle persone -prosegue Palladino- affinché si decidano a denunciare, anche in forma anonima, i reati ambientali».
«L’amministrazione comunale -commenta il sindaco Carmine Esposito- per l’ennesima volta è costretta ad intervenire per la bonifica del territorio. Un atto dovuto per la tutela della salute pubblica, i cui costi incidono pesantemente sulla collettività. Sono stati già spesi circa 28 mila euro per la rimozione di amianto in varie strade cittadine, tra cui via Casaliciello, effettuata solo nel mese di maggio, oltre a diverse rimozione di rifiuti che invadevano la carreggiata. Ma la cifra è relativa solo all’abbandono illecito nella zona considerata. Ben altri costi continuano a pesare sulla collettività per i reati ambientali».
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