venerdì 20 Settembre 2024
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Cappella dell’anno mille sommersa dai detriti

da metropolis del 23 novembre

Somma Vesuviana. Un tesoro nascosto per secoli da cumuli di spazzatura e detriti, è stato riportato alla luce in questi giorni sotto la chiesa di Santa Maria del Pozzo. Grazie, infatti, all’intervento del team di tecnici (l’architetto Antonio Auriemma e gli ingegneri Giancarlo Dimitry e Antonio Rocco) che si stanno occupando del restauro del complesso monumentale del trecento, è riemersa un’ampia area sottostante la chiesa in cui appaiono, appena visibili, alcuni affreschi a quanto pare risalenti all’anno mille. Come quelli che si trovano dall’altra parte della cappella appena scoperta e che da anni sono invece noti. Una scoperta che potrebbe portarne ad altre.
Intanto, agli inizi di dicembre la chiesa si trasformerà in un vero sito archeologico, grazie soprattutto alla caparbietà del direttore dei Beni Culturali del convento, Emanuele Coppola, che da tempo spinge per il restauro della struttura e che ha radunato il gruppo di esperti che sta effettuando i lavori. A dicembre, dunque, le prime novità, come spiega Dimitry che è il consulente per la sicurezza. “Faremo in modo che la cappella con affreschi paleocristiani sia aperta al pubblico, i visitatori seguiranno un percorso guidato dove saranno sistemati alcuni reperti archeologici, che sono stati ritrovati nella chiesa, in modo che si possa godere di tutte queste bellezze nella massima sicurezza”. Importante anche il ruolo svolto dal nuovo impianto di illuminazione, di cui si sta occupando, come consulente elettrotecnico Rocco. “Gli impianti che stiamo realizzando rispondono agli standard previsti, le luci che non danneggeranno in alcun modo le opere d’arte”. A parlare nello specifico della scoperta delle nuove ampie aree è l’architetto Auriemma. “Seguendo delle infiltrazioni di acqua siamo arrivati a questi due ampi locali”, afferma, “queste sono collegate da un lungo e stretto cunicolo alla cisterna che rifornisce d’acqua il pozzo del chiostro. Erano pieni di detriti e spazzatura, in pratica negli anni ‘60 nel corso di altre opere di restauro buttarono tutto il materiale di risulta attraverso delle ‘bocche’ che sono tuttora nel chiostro, detriti che sono finiti in queste stanze coprendole. Le stiamo ripulendo e per ora ci siamo aperti piccoli varchi”. Ad occuparsi della pulizia, che va fatta con attenzione per evitare di danneggiare le strutture architettoniche presenti, è Antonio Porricelli, direttore tecnico dell’impresa “Edim Costruzioni”, con lui stanno lavorando gli operai dell’imprenditore Angelo D’Alessandro, mentre per l’impiantistica è al lavoro l’azienda “Due P” di Pasquale De Stefano.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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