martedì 26 Novembre 2024
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Pomigliano, L’Enam ottiene l’accordo con Castello di Cisterna e Casalnuovo

Pomigliano d’Arco: “Parte da qui la coalizione istituzionale con i comuni di Casalunuovo e Castello di Cisterna per la sfida alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti”. E’ quanto afferma il presidente Enam Nicola Di Raffaele. L’azienda cento per cento pubblica che si occupa dello smaltimento rifiuti, nelle settimane scorse ha attraversato dei momenti difficili. Non si intravedevano, così come invece si fa oggi, le certezze di risollevare la società. Si ricorda che l’Enam, ha un passato travagliato, sorgendo dalle ceneri del fallimento della “Pomigliano Ambiente”, soprattutto negli ultimi mesi ha fatto temere un vero e proprio collegamento di sorti. Sino ad ora però, continua a mantenere la sua veste di “Fenice”. Ed oggi ancora di più, in quanto il comitato dei creditori della Pomigliano ambiente ha approvato la proposta per l’acquisto degli automezzi da parte del Comune, “mettendo” come afferma Di Raffaele “ fine ai rapporti tra le due società”. Intanto al 30 settembre, secondo quanto dichiarato, la società “registra un utile di 9 mila euro”. “Gli stessi Comuni citati hanno condiviso la necessità di un progetto comune – ha continuato Di Raffaele – che punti alla salvaguardia ambientale, ad un rilancio occupazionale e ad un miglioramento dei livelli di raccolta differenziata sul territorio”. Dunque “fare quadrato sulle opportunità e necessità di prevedere sui propri territori impianti di lavorazione del rifiuto che operino in piena sicurezza rispetto all’ambiente e che siano gestori di economie finanziarie e di sviluppo locale. Avere impianti sul territorio significa contribuire al ciclo integrato dei rifiuti e portare lavoro”. E si, lavoro, perché attualmente, non bisogna dimenticare che continua a persistere la messa in mobilità di 37 unità lavorative su 150 dipendenti a tempo indeterminato. Gli stessi che hanno indetto, attraverso le proprie organizzazioni sindacali, uno sciopero di 24 ore per la giornata di lunedì 22. Questa però è una storia che deve essere integrata alle sorti del progetto di smaltimento di rifiuti. Perché come direbbe Di Raffaele: “Si guarda al rilancio occupazionale”. L’idea del top manager in questione sarebbe quella di, oltre alle diverse coalizioni tese, creare il famoso impianto di compostaggio anaerobico. Ed in questo progetto anche Casalnuovo e Castello di Cisterna, sarebbero incluse per la gestione in “house providing”. L’impianto andrebbe collocato di fronte l’Alenia e sarebbe riservato il trattamento dell’organico con la conseguente produzione di energia. Massimo 20 unità sarebbero richieste nel sito per uno smaltimento di 30 mila tonnellate l’anno. Il tutto, come più volte assicurato da Di Raffaele “porterebbe ad 1 milione di euro di utili ogni anno”.

Isabella Esposito

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