Somma Vesuviana. Due giorni di stop per la raccolta porta a porta del secco indifferenziato. Lo ha deciso l’amministrazione comunale per far fronte ai disagi legati alla possibilità di sversare a cava Sari a Terzigno. Con un manifesto e con l’appello ripetuto dai megafoni dell’auto dei vigili urbani, il sindaco Raffaele Allocca e all’assessore all’Ambiente, Raffaele Angri hanno informato i cittadini che “Venerdì 19 e Lunedì 22 novembre, il rifiuto indifferenziato secco non sarà ritirato. Pertanto, si raccomanda di non depositare i sacchetti fuori dalle proprie abitazioni in suddetti giorni (valido solo per la categoria del secco indifferenziato)”. Ed infatti in alcune strade la spazzatura è rimasta lì dove era stata depositata da chi non aveva fatto in tempo a recepire il messaggio. Ma dal Comune aggiungono: “Il servizio tornerà operativo venerdì 26 novembre. Scusandoci per il disagio, si ringrazia per la fattiva e piena collaborazione e si invita la cittadinanza tutta a continuare a differenziare il più possibile i rifiuti per la salvaguardia dell’ambiente”. Finora la città non ha vissuto neanche per un momento il dramma dell’emergenza rifiuti, ora che la situazione però diventa critica in altri Comuni, quasi impossibile sversare e l’amministrazione comunale si è trovata costretta a decidere di intervenire raccomandando ai cittadini di non gettare i sacchetti dell’indifferenziato. Ma l’impegno del sindaco su questo argomento resta alto. Proprio il suo intervento in un convegno aveva creato qualche polemica sul social network Facebook. Qui un cittadino aveva riportato l’informazione secondo cui Allocca aveva annunciato l’apertura in città di una discarica per volontà della Prefettura. Una notizia che ha fatto velocemente il giro delle “bacheche” creando non poco allarme, ma il sindaco prontamente smentisce. “Ho dovuto lasciare quell’incontro perché ero stato chiamato dal prefetto”, spiega Allocca, “non comprendo però come da questo si sia arrivati a dire che io abbia parlato di una discarica. Quel convegno si basava sul malessere psicologico e io ho dichiarato che il malessere può essere legato anche a quello del condizionamento ambientale e quindi anche ai disagi che si vivono con l’emergenza rifiuti. Tutto qui, montarci sopra una tale polemica è davvero inspiegabile”.
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