Pomigliano d’Arco: Lascia con il fiato sospeso la decisione firmata Enam spa per“dare corso alla riduzione di personale per 37 unità lavorative”. Il protocollo indirizzato alla giunta regionale, spiega i motivi che hanno portato a tale scelta. Si ricorda che la partecipata al cento per cento pubblica, si occupa della gestione e smaltimento rifiuti solido urbani, nonché della manutenzione del verde e della gestione di acqua e gas. I dipendenti subordinati sono 150, tutti con un contratto a tempo indeterminato, che molto probabilmente mai avrebbe fatto credere alla reale possibilità di perdere il “posto”. “I motivi che hanno determinato l’esubero” spiega l’Enam, “sono da ricercarsi nella perdita di appalti, nonché del mancato funzionamento dell’impianto CDR, va aggiunto che le conseguenze negative dell’esubero hanno determinato 1.991.000,00 euro, a tal punto che la società è stata costretta a sospendere i superminimi ed altre indennità connesse”. E’ bene evidenziare che il taglio di personale al quale si fa riferimento, tocca un po’ tutti i livelli di categoria occupazionale. Ed in modo particolare 14 unità per il terzo livello, 8 per il quarto, 11 per il quinto e 2 sia per il sesto che per il settimo. E pensare che il 18 settembre l’allora ed attuale nuovo manager della società Nicola Di Raffaele affermava: “Sono stati tutelati i 150 posti di lavoro dei dipendenti Enam”. “Nonostante una situazione finanziaria deficitaria ereditata dalla passata gestione” annunciava il presidente, “è stato garantito il mantenimento di tutti i posti di lavoro”. La stessa società ancora, si vantava di quelli che definiva “importanti ed immediati obiettivi raggiunti quali: Pagamento di tutti i contributi , delle tasse e delle imposte mai versate in precedenza”.
Isabella Esposito
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