Sant’Anastasia. Ancora non deve essere realizzata e già viene fortemente contestata. Si tratta dell’Isola ecologica che il Comune aveva previsto di realizzare nel quartiere Boschetto, a Madonna dell’Arco salvo poi cambiare idea. Secondo una nuova delibera di giunta la struttura che dovrebbe raccogliere la raccolta differenziata della città dovrà ora sorgere nei pressi di una scuola elementare in via Romani e tra due grandi parchi residenziali.
Una scelta che preoccupa non poco genitori e residenti che l’altra sera hanno svolto una riunione, presenti un centinaio di persone, all’interno della struttura sportiva del parco Quadrifoglio, una riunione durata circa un’ora nel corso della quale si è stabilito di opporsi alla decisione dell’amministrazione comunale di centrodestra, un’opposizione che sarà fatta, per ora, con una lettera di protesta diretta al sindaco.
Una decisione che è sostenuta anche dal Pd, come spiega il consigliere comunale Franco Casagrande.
“Si tratta di un oltraggio per i cittadini di via Romani”, afferma Casagrande, “Al quale ci opporremo, ricorrendo anche al difensore civico regionale se sarà necessario. Ma intanto è necessario fare un piccolo passo indietro. Con la delibera di giunta n.178 del 5 ottobre scorso l’amministrazione comunale ha chiesto alla Provincia una proroga ai finanziamenti per la realizzazione dell’Isola ecologica. Nella delibera si evidenzia il nuovo sito, considerato che il primo, era l’area del Boschetto. Sappiamo che c’è stato qualche errore tecnico, ma sappiamo anche che qualche consigliere di maggioranza ha protestato duramente per impedire che fosse fatta lì. Il nuovo sito è stato individuato nella zona dei Romani, alle spalle della scuola media ‘Elsa Morante’, le cui finestre affacciano proprio sull’area individuata. Questo è un’altro oltraggio alla comunità dei Romani, è un altro affronto nei confronti di un quartiere che alle ultime elezioni comunali si è distinta per il voto a Sinistra contro l’attuale Amministrazione. Non è possibile che si costruisca un’Isola ecologica in una zona che al Catasto è dichiarata residenziale, che è circondata da Parchi residenziali, in cui si trova un istituto scolastico”. Ma i motivi che spingono il partito e la gente a protestare è l’ipotesi che il Comune destini a quell’area ben altro che la sola struttura per la differenziata. “Le perplessità sono tante”, aggiunge Casagrande, “ una in particolare è che l’Amministrazione per ridurre i costi dell’Amav decida di de localizzare il deposito della municipalizzata nella stessa area con le conseguenze che tutti possiamo immaginare. Continuo a credere che questa decisione sia una punizione per questa zona che da sempre ha votato contro il centrodestra”. L’ultimo appello Casagrande lo rivolge al primo cittadino: “Dopo l’apertura al dialogo fatta dal sindaco lo invito ad un incontro con tutti i residenti del Parco. I cittadini non sono contrari all’apertura della struttura in questione, ma che venga fatta in un’area non residenziale e lontano da scuole. Da parte nostra appoggeremo la protesta degli abitanti del Boschetto, se necessario faremo ricorso al difensore civico della Regione Campania”.
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