“Continuiamo a denunciare con forza l’inerzia e l’inettitudine delle istituzioni a tutti i livelli. Continuiamo ad evidenziare che il dissesto idrogeologico è una priorità nazionale e come tale andrebbe affrontata”. Lo ha affermato Francesco Peduto, nuovo Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania.
Dopo la terribile valanga di fango che, a causa delle forti piogge, distrusse Sarno nel 1998 causando la morte di 160 persone, furono emanate delle norme che avrebbero dovuto prevedere e prevenire i danni causati da dissesti idrogeologici. Oggi, purtroppo, nulla è stato ancora fatto. “Il sacrificio di Francesca Mansi – ha proseguito Peduto – potrebbe non essere stato inutile se servirà a salvare altre vite umane”.
L’Ordine Regionale dei Geologi della Campania sta portando avanti, con un gruppo di parlamentari, un disegno di legge nazionale riguardante la difesa del suolo e la Protezione Civile, per creare una short-list di geologi da affiancare alla Regione.
Allo stesso modo neanche in Sicilia le cose sono cambiate dopo i 37 morti di Giampilieri e Scaletta Zanclea. Tutt’oggi la gente ha paura e non è rientrata nelle proprie abitazioni. Grazie ad una convenzione stipulata tra Ordine Regionale della Sicilia e Protezione Civile, 12 presidi territoriali sono presenti su quest’area. L’intento, anche qui, è di fare prevenzione grazie al supporto di geologi che controllino il territorio.
“E’ necessario fare sistema tra le componenti – ha affermato Gianvito Graziano, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Sicilia – e non chiediamo posti di lavoro ma di sfruttare i bravi geologi, i bravi ingegneri, i bravi architetti della pubblica amministrazione e farli lavorare tra loro”.
E intanto anche in Sicilia ancora niente è stato fatto.
Felicia Liguori
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.