Ottaviano. Dopo un’attenta e meticolosa attività investigativa portata avanti dai carabinieri della compagnia di Nola, coordinati dal Capitano Andrea Massari, finalmente ieri il risultato: tre ordinanze in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari. Le indagini a seguito di accurata indagine coordinata dalla Procura di Nola hanno tratto in arresto Artistico Nunzio 44enne di Ottaviano con l’applicazione della custodia cautelare,Viterbo Antonio, 45enne di Napoli con l’applicazione della custodia cautelare in carcere, ed infine Balestra Assunta 36enne di San Gennaro Vesuviano con l’applicazione degli arresti domiciliari. L’ordinanza notificata agli arrestati è principalmente incentrata sull’attività di controllo sui cedolini assicurativi contraffatti partita qualche mese fa dopo ripetute segnalazione da parte dei carabinieri della Compagnia di Nola. Nei mesi scorsi infatti più volte i carabinieri avevano fermato, durante continui posti di blocco, automobilisti, chiedevano loro il cedolino assicurativo e li l’amara scoperta, sulla quale erano completamente all’oscuro persino gli stessi automobilisti. Le assicurazioni che avevano risultavano essere false e loro erano convinti di essere in regola. L’unica cosa forse che era in regola era la buona fede degli stessi automobilisti che avevano pagato regolarmente ma poi scoprivano la sorpresa, da lì le indagini. Tutto però sembrava completamente ai liti della normalità: la ditta assicurativa contattava i clienti, che convinti di concludere un normale controllo per la copertura assicurativa, con il normale cedolino del proprio veicolo si ritrovavano con una polizza assolutamente fasulla, il tutto in una cornice che traeva la vittima con tutti i dettagli: dalle insegne luminose all’ufficio assicurativo ordinario. L’accusa mossa agli arrestati è quella di associazione a delinquere al fine di commettere i reati. tutti aggravata di truffa,falsità in scrittura privata. Falsità materiale commessa da un pubblico ufficiale in certificazioni o autorizzazioni amministrative,falsità materiale commessa dal privato. Gli episodi registrati sono stati molteplici e tante le vittime finite nella rete degli imbroglioni, che dopo aver scoperto la bufala, hanno deciso di denunciare. Grazie alla loro testimonianza e ai dettagli forniti, il tutto sotto le attenti indagini congiunte tra Procura e Arma è stato possibile effettuare una ricostruzione precisa dei fatti e la precisa individuazione del ruolo avuto da ciascuno degli indagati Un vero e proprio sodalizio criminoso che ha cosi permesso di incastrare i tre rei e in contemporanea alle ordinanze eseguite è stato possibile effettuare i dovuti riscontri grazie alle perquisizioni che hanno cosi riconfermato ancora una volta, l’attività illecita dei tre. Insomma un’operazione che mette fine ad una delle pratiche ormai più diffuse e che sempre più prende vita nel settore assicurativo, l’ormai rinomato “pacco e contropacco” ma che grazie all’impegno delle forze dell’ordine diventa sempre di più una meteora.
Giovanna Salvati
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