Striano. La quiete dopo la tempesta. Cosi si è svegliata la cittadina di Striano dopo le ore di incubo vissute nella giornata di lunedi, dove a causa del maltempo è ritornata l’emergenza liquami in città. Fiumi putridi di acqua e fanghi hanno travolto la cittadina, centimetri e centimetri di acqua provenienti dalla vicina zona denominata Vasca Pianillo che con le sue acque nere ha riportato lo stallo in una cittadina che da oltre vent’anni sopporta questa emergenza. Una situazione divenuta insostenibile tanto che il primo cittadino Antonio Del Giudice ha deciso di chiudere tempestivamente la strada di via Poggiomarino, che raccogliendo tutte le acque, concentrava a valle della cittadina strianese tutti i liquami. La melma puzzolente ha cosi dato il via alla task force tra il tricolore strianese e gli organi competenti al quale lo stesso primo cittadino si è rivolto “non posso permettere che i miei cittadini continuano a subire questa insopportabile vicenda – spiega con rabbia il primo cittadino Del Giudice – pretendo che gli organi territoriali competenti ci aiutino a risolvere questo stato di calamità. Quello che ci preoccupa è si l’acqua ma nello specifico le situazioni igienico sanitaria. Quei liquami sono pieni di rifiuti che arrivano dalle periferiche vicine sino a valle del nostro territorio e non possiamo più sopportarlo. Vogliamo una soluzione, i nostri cittadini subiscono da anni questa insostenibile situazione che potrebbe provocare danni di salute”. E cosi per domani mattina alle 11 tavolo tecnico politico tra i sindaci dei paesi limitrofi e la stampa, ma soprattutto con tecnici del settore per trovare un immediata soluzione. “ Da oggi il rischio di piogge sarà sempre più costante – conclude il primo cittadino Del Giudice – e non voglio ritrovarmi ad adottare un altro provvedimento drastico come quello di lunedi mattina. Metterò in campo tutte le forze che sono in mio potere per salvaguardare la salute dei miei cittadini”. Una situazione che ha il sapore dell’assurdo e l’impegno di un sindaco che con amarezza guarda quel fiume di liquami e con impotenza cerca una soluzione: quella che potrà finalmente portare una soluzione dopo vent’anni di vergogna e indifferenza, di cattiva gestione e mancate responsabilità da parte di coloro che hanno dimenticato che prima di tutto c’è la salvaguardia dell’individuo.
Giovanna Salvati
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