Somma Vesuviana. Meno di un mese fa altri arresti e denuncie, ieri altri due fermi sempre per la stessa ragione: ricettazione di auto. A Somma Vesuviana i carabinieri della locale Stazione (agli ordini del maresciallo Raimondo Semprevivo) hanno sottoposto a fermo due sommesi Girolamo Trapani, 35 anni, e Mario Perna 52 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine. In località Musciabuono, su via dei Gerani, i militari hanno scoperto i due fermati che in un ampio garage stavano smontando autovetture. A loro gli uomini dell’Arma sono arrivati seguendo i segnali dell’antifurto satellitare di una Daewoo Matiz rubata il 28 settembre ad un 83enne di Casalnuovo, lì c’era anche la vettura sottratta. Con questa altre 24 auto, risultate tutte provento di furto o rapina compiuti negli ultimi mesi, alcune pochi giorni prima del blitz, in diverse città della provincia. Le automobili, il locale e le attrezzature usate per l’attività illecita sono stati sequestrati.
I fermati sono stati associati alla casa circondariale di Poggioreale. Ma il luogo dove era allocata l’officina non è nuovo ad episodi di cronaca. Un anno fa in quelle campagne di via dei Gerani fu trovato dai carabinieri il super latitante, alla guida dell’omonimo clan, Salvatore Russo, e pochi giorni fa la condanna per la coppia di contadini che lo avevano ospitato, Luigi Perna e la moglie. L’arrestato per ricettazione è proprio un cugino di Perna. A settembre poi altri casi simili hanno fatto comprendere che Somma sta diventando una vera centrale della ricettazione. Proprio per porre fine a questo mercato gli uomini di Semprevivo hanno rafforzato i controlli sul vasto territorio sommese. Agli inizi di settembre a finire in manette fu Sebastiano Ruggiero, 30enne, che nel garage di casa sua, in via Sant’Anna, mentre era intento a smontare pezzi da 2 autovetture provento di un furto denunciato ai carabinieri di Nola, da un 48enne del posto. Mentre altre persone sono state denunciate per ricettazione di tratta di F.S., 40 anni, e poi S.M. e G.M. che nel sottoscala delle loro abitazioni avevano allestito delle officine meccaniche. Anche in questo caso, nel corso del sopralluogo, sono stati trovati pezzi di vetture rubate.
Un mercato fiorente insomma quello che nasce dalla compravendita di pezzi di ricambio ricavati da auto rubate.
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