Somma Vesuviana. Somma centrale della ricettazione, così appare dopo i recenti interventi dei carabinieri che hanno portato ad un arresto e tre denuncie. Un’operazione di controllo e sorveglianza del territorio disposta in più punti della città e che ha portato i suoi frutti: in diversi quartieri, soprattutto periferici, i militari della locale Stazione (agli ordini del maresciallo Raimondo Semprevivo) hanno scovato officine abusive dove all’interno venivano smontate auto rubate per rimetterne poi i pezzi singoli sul mercato. A finire in manette è stato Sebastiano Ruggiero, 30enne, incensurato residente a Somma Vesuviana. Gli uomini di Semprevivo lo hanno sorpreso nel garage di casa sua, in via Sant’Anna, mentre era intento a smontare pezzi da 2 autovetture provento di un furto denunciato alla Stazione carabinieri di Nola, da un 48enne del posto. Le autovetture, le attrezzature ed i pezzi di ricambio rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro per essere restituiti ai proprietari. Il fermato è stato associato alla casa circondariale di Poggioreale e per lui il Gip ha già convalidato l’arresto. Ma non è l’unico caso registrato. Altre tre persone sono state denunciate per ricettazione di tratta di F.S., 40 anni, e poi S.M. e G.M. che nel sottoscala delle loro abitazioni avevano allestito delle officine meccaniche. Anche in questo caso, nel corso del sopralluogo, sono stati trovati pezzi di vetture rubate. Si tratta di furti commessi appena da qualche mese in diversi punti della provincia di Napoli, in particolar modo (stando alle denuncie dei proprietari) a Casalnuovo e Nola.
Ma dietro questo traffico a far riflettere sono le parentele e gli strani episodi del passato.
Il 40enne denunciato dai carabinieri è, infatti, lo zio di Ruggiero ed era a sua volta il nipote di Vincenzo D’Auria, il 73enne ucciso ad agosto nel corso di una rapina mentre si trovava in casa sua. Il 2 agosto alcuni malviventi entrarono nell’abitazione della famiglia D’Auria che dormiva. La loro violenza si concentrò soprattutto sul padrone di casa, che fu colpito più volte, probabilmente con un bastone, un colpo al capo però quello più grave che lo portò ad essere ricoverato in ospedale in coma, per un furto di appena 150 euro. Dopo una settimana di agonia l’anziano morì e per il suo omicidio la polizia ha arrestato un rumeno di 30 anni.Ma F.S., denunciato dai militari per ricettazione, fu qualche anno addietro protagonista di un altro clamoroso episodio di cronaca. L’uomo nel 2008 fu accoltellato proprio dallo zio Vincenzo, è il figlio di una sorella del 73enne, per questioni di vicinato. Ferite molto serie che portarono il 40enne ad essere ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Ora a far parlare di lui, invece, i nuovi “affari” cui si è dedicato.
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