giovedì 19 Settembre 2024
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Regione: reddito di cittadinanza, allo studio le alternative

Nuove azioni di sostegno all’inserimento sociale in alternativa al reddito di cittadinanza. E’ l’obiettivo del tavolo istituzionale insediatosi oggi presso la Regione Campania su iniziativa dell’assessore alle Politiche sociali, Ermanno Russo, e dei consiglieri regionali Antonia Ruggiero e Giovanni Baldi, rispettivamente presidenti della VI Commissione consiliare permanente (Istruzione e Cultura, Ricerca scientifica, Politiche sociali) e della II Commissione speciale (Politiche giovanili, Disagio sociale ed Occupazione). Il tavolo partirà dall’esperienza del reddito di cittadinanza, approfondendo tecnicamente gli aspetti della sperimentazione, per poi aprire un grande dibattito sociale su una nuova idea di welfare finalizzata all’emersione dalla povertà.
Il cambio di passo in tema di sostegno al reddito è scaturito dalla consapevolezza, maturata non soltanto in Campania ma nell’intero contesto nazionale, che l’esperienza dello strumento universalistico di reddito minimo si è di fatto rivelata fallimentare, come si evince anche dal “Libro verde sul futuro del modello sociale” presentato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
In questi primi mesi di governo, la giunta regionale presieduta dall’onorevole Stefano Caldoro si è dunque più volte espressa in favore di una rivisitazione di tale sussidio, a cui dovrebbe subentrare una politica di welfare finalizzata all’inserimento lavorativo e fatta di percorsi personalizzati per l’emersione dalla povertà.
“La sola misura del reddito di cittadinanza – ha dichiarato nel corso dell’incontro l’assessore Ermanno Russo – appare oggi insufficiente rispetto alla situazione sociale della Campania. E non soltanto per la mancanza di risorse, che non consentirebbe di erogare il contributo alla platea ammessa a finanziamento, quanto per la scarsa incidenza della misura stessa, che in questi anni non ha sortito alcun effetto sul fronte di contrasto alla povertà. Occorre dunque avviare un dibattito bipartisan e trasversale in seno alle istituzioni per trovare un’alternativa valida a tale sussidio, nell’ottica dell’inserimento lavorativo e sociale”.
Dell’ stesso avviso anche la presidente Ruggiero, che ha condiviso i rilievi dell’assessore Russo, aggiungendo che “bisogna mettersi definitivamente alle spalle il mero assistenzialismo, facendo posto a politiche finalizzate e mirate”. “Questa è una problematica che non ha colore politico – ha concluso la consigliera del Pdl -, sono sicura che tutte le forze politiche presenti in Commissione ed in Consiglio regionale saranno ben liete di contribuire alla discussione per la riscrittura del welfare in Campania”.
Il presidente della Commissione speciale di controllo in tema di Politiche giovanili, disagio sociale ed occupazione, il consigliere Giovanni Baldi, ha quindi sottolineato come “sia indispensabile migliorare l’attuale quadro sociale della regione, che merita un confronto anche aspro ma leale sui contenuti, rifuggendo dall’idea di risolvere il problema delle politiche di welfare attraverso l’erogazione di sussidi e contributi fini a se stessi”.

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