venerdì 20 Settembre 2024
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Sulle nomine nel Cda Arin, le ragioni di De Falco (Prc)

Al Direttore Responsabile
laprovinciaonline

Gentile Direttore,
il quotidiano on-line da lei diretto ha avuto in questi ultimi giorni un successo di pubblico in virtù della linea editoriale assunta in relazione al caso della mia nomina nel Cda dell’ARIN.
Per chi conosce i soggetti in campo, è facile capire che tale linea editoriale, evidentemente ispirata a quotidiani nazionali del calibro di Libero e a giornalisti di chiara fama come Vittorio Feltri, è dettata da fatti che non hanno niente a che fare con l’argomento in questione. Io posso ben immaginare le motivazioni ma non è nel mio stile mettermi in piazza ad urlare questioni personali come nella migliore tradizione degli imperanti show della tv-trash.
Quanto dico è ampiamente supportato non solo dal fatto che già in passato c’erano stati attacchi simili, ma anche dalla mancanza di altri articoli sull’argomento che magari spiegassero anche la mia posizione espressa, democraticamente, in incontri pubblici ai quali erano presenti suoi cronisti.
Io sono e lotterò sempre per la libertà di stampa per cui non ho preso in considerazione la possibilità di rivolgermi ad un legale (e ne vedo tanti in questi giorni!!) per verificare semmai ci fossero gli estremi per una querela anche se sono stato da più parti sollecitato a farlo. E’ ovvio, però, che c’è un limite a tutto.
Essere per la libertà di stampa, però, non significa essere anche per la stampa che agitando le acque (siamo in tema!) e creando polveroni non fornisce ai lettori gli strumenti necessari per farsi una propria opinione. Lei e i suoi cronisti hanno tutto il diritto (anzi, guai se fosse diverso!) di esprimere le proprie opinioni e interpretare i fatti a partire dalle proprie posizioni anche politiche. Questo, però, deve essere fatto nella chiarezza e con la dovuta serietà parlando, nel caso specifico, di questioni di rilevanza extra “paesana”.
Entrando nell’argomento in questione, la informo che da due settimane non faccio altro che confrontarmi con tutti quelli che me lo chiedono sia in privato che in pubblico e che ho risposto a centinaia di domande ben più pregnanti da quelle poste dal suo giornale. Continuerò a farlo nei prossimi giorni e non mi sottrarrò mai a nessuna sollecitazione.
Lei, o chi per lei, avrà tutto il diritto di partecipare ai confronti pubblici che ci saranno nei prossimi giorni e ascoltare direttamente quello che verrà detto e, se dovesse avere ulteriori dubbi, porre in quelle sedi tutte le domande che vuole. Nel frattempo, le invio un comunicato che sarà domani su un quotidiano nazionale e che, se ritiene opportuno, può pubblicare.
Augurandole di fare un ottimo lavoro per i suoi lettori, le invio i miei più cordiali saluti.
Domenico De Falco

Gentile dott. De Falco
Debbo deludere le sue aspettative, eppure non dovrei farlo perché un direttore non sminuisce mai i successi del proprio giornale, ma proprio in questi giorni relativamente agli articoli che parlavano di lei abbiamo avuto meno contatti di quanti ne abbiamo registrati per altri pubblicati contestualmente. Lei cita Libero e Feltri (devo ricordarle però che il nostro più celebre collega è il direttore de Il Giornale), noi molto più umilmente siamo un sito web d’informazione che cerca di seguire una sola linea editoriale: quella di informare i nostri lettori.
E mi creda ad indirizzarci non c’è colore politico, sia per me che per alcuni miei collaboratori la fede politica è nota, ma questa non ci ha mai influenzato. Soprattutto, mi creda, come in questo caso. Oppure se fosse come lei ipotizza, io questi articoli non avrei dovuto mai farli pubblicare, come sottolinea anche un nostro lettore nei commenti. I partiti in discussione sono comunisti e di sinistra e io mi ritengo comunista e molto di Sinistra, quindi avrei dovuto “censurare” il caso Arin sul nascere, ma non l’ho fatto.
Ho ritenuto, come anche Gaetano Di Matteo, che il comportamento del Prc e di Sinistra e Libertà fosse incoerente con le azioni che avevate portato avanti con la raccolta firme. In più le dirò che, mentre Sel ha comunicato con i “comitati per l’acqua pubblica” sempre come partito, sappiamo che lei si è presentato come referente di “Tinti di Rosso” e quindi rappresentante della società civile, una cosa curiosa non trova che poi invece la nomina riguardo la sua persona sua giunta in quota Prc?
Lei dice che ci sono vecchi rancori che giustificherebbero gli “attacchi” nei suoi confronti, posso dirle che io sono una donna passionale ed istintiva, ma non ho l’abitudine di portare rancore a nessuno, convinta che il tempo è galantuomo e lavorerà per me. Stesso discorso vale anche per l’estensore degli articoli in questione.
Lei dice che negli articoli non le abbiamo dato la possibilità di esprimere la sua posizione, ma non è vero. Noi abbiamo preso di pari passo la nota con cui pubblicamente sul social network “Facebook” (che oggi ormai è considerata una fonte di notizia a tutti gli effetti) spiegava quanto era accaduto riguardo la nomina nel Cda dell’Arin.
Se vuole querelarci lo faccia pure, in 15 anni di carriera sono stata denunciata tre volte, in un caso il pm ha archiviato, in un secondo il querelante ha frettolosamente ritirato la querela, nel terzo imputato è diventato la persona che aveva puntato l’indice contro di me. Questo per dirle che quando scrivo sono certa di ciò che scrivo e così è per i miei collaboratori che hanno la mia totale e incondizionata fiducia.
Sono lieta di sapere che presto lei e il partito farete incontri pubblici per spiegare le vostre ragioni, stia certo ci saremo (sempre che ci farete sapere luogo e data) per farle quelle stesse domande che sono state pubblicate sul sito (alcune con una certa punta d’ironia) e alle quali però non abbiamo (da lei direttamente almeno) ricevuto risposta.
La saluto augurandole che questo incarico che è andato a ricoprire porti davvero i benefici alla collettività che lei dice di voler ottenere.
Gabriella Bellini

Ps l’intervento cui fa riferimento lo pubblichiamo in allegato a questa sua lettera, certa che i nostri lettori lo leggeranno con attenzione.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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