venerdì 20 Settembre 2024
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Ottaviano.Call center Enel a signora: “Di che si lamenta? C’è gente che muore!”

Ottaviano. “Signora di che si lamenta? C’è gente che muore!”. Così si è sentita rispondere R.M. di Ottaviano da un’operatrice del call center dell’Enel, alla quale aveva telefonato perché da più di sette giorni, precisamente dallo scorso 7 luglio, la sua abitazione è senza corrente elettrica. La donna si è rivolta all’associazione Codici Campania – il Centro per i Diritti del Cittadino – che ha subito scritto all’Enel per segnalare il caso ed ora chiede “l’immediata individuazione e l’avvio di un provvedimento disciplinare nei confronto dell’operatrice”.

R.M. ha disconosciuto la firma al contratto riguardante la fornitura di energia elettrica presso l’abitazione di via Lavinaio, ad Ottaviano. Ciò nonostante, rispetto a tale contratto, la donna ha ricevuto fatturazioni con cifre esorbitanti alle quali ha risposto, in più occasioni, segnalando l’errata applicazione della tariffa bioraria, la ritardata emissione delle fatture e chiedendo la rateizzazione degli importi. A tale richiesta, Enel ha a sua volta risposto che accoglieva la domanda di rateizzazione ma, del tutto incurante dei reclami e soprattutto in contrasto con la stessa accettazione della rateizzazione, la società ha provveduto prima al depotenziamento dell’erogazione di energia elettrica e, il giorno 7 luglio, finanche al distacco.

“Da allora sia Codici che la stessa nostra associata stanno inutilmente provando ad ottenere un intervento dall’Enel. L’associazione ha attivato tutti i canali di sua competenza, ma pare che riportare la corrente elettrica ad una persona che ne ha diritto, in piena estate, non interessi davvero a nessuno”, dice il segretario regionale di Codici Giuseppe Ambrosio. Il paradosso è che all’ultima telefonata al call center dell’Enel, R.M. si è pure sentita rispondere “Signora, di che si lamenta? C’è gente che muore”. “Una risposta da maleducati, del tutto irrispettosa di una persona che sta vivendo un problema serio, seppure non paragonabile alla ‘gente che muore’. Ora vogliamo che l’Enel faccia il suo dovere e prenda seri provvedimenti nei confronti di questa operatrice che non sa fare il suo lavoro”, conclude Giuseppe Ambrosio.

Andrea Mazzacani

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