Somma Vesuviana. Magistratura e forze dell’ordine indagheranno sull’emergenza idrica che ha vissuto la città di Somma Vesuviana la scorsa settimana. E’ l’importante risultato ottenuto dal sindaco Raffaele Allocca, a promettere un impegno in tal senso è stato il prefetto Alessandro Pansa, ieri, infatti, Allocca si è incontrato con Pansa proprio per discutere della crisi idrica e gli ha presentato un dettagliato dossier nel quale vengono analizzate le emergenze che ha vissuto Somma negli ultimi anni nonché le conseguenze che ha causato, fino ad arrivare a due giorni di barricate e proteste scivolate anche in episodi che il sindaco ha definito “non propriamente degni di una società civile”.
“Al prefetto ho fatto presente due fatti”, spiega Allocca, “dobbiamo capire l’atteggiamento tenuto dall’ufficio risorse idriche della Regione. I dirigente dopo essersi impegnati con la Gori e con il Comune a non realizzare alcuni interventi di somma urgenza che avrebbero potuto causare l’emergenza idrica ed impedire l’approvvigionamento ad alcuni quartieri sommesi nella notte in cui avevamo promesso ai cittadini che l’acqua sarebbe tornata dopo sei giorni con i rubinetti a secco, un episodio grave sul quale chiediamo di far luce. Secondo, vogliamo sapere per quali motivi la condotta idrica che parte dalla rotonda di Arzano e riguarda solo alcuni paesi dell’area vesuviana (Sant’Anastasia, Cercola, Somma, Ottaviano ed una parte di San Giuseppe Vesuviano, ndr) non vede ancora la sua realizzazione e la messa in funzione. Se finalmente fosse attivata si risolverebbero, in modo radicale, la carenze idrica che si ripete puntuale ogni estate. E poi vogliamo capire se è vero che manca soltanto il collaudo alle pompe di sollevamento che si trovano a Cercola e la messa in sicurezza della stessa condotta. Lavori e cantieri che, a quanto mi risultano, sono stati attenzione dalla magistratura e sequestrati”. Situazioni delicate che altre volte Allocca aveva denunciato, ma che ora sono state messe nere su bianco nelle pagine del dossier consegnate al palazzo di Governo. Quello che il sindaco vuole assolutamente evitare, sono nuovi disagi per i cittadini sommesei. Disagi che hanno esasperato i cittadini la scorsa settimana tanto che, per due giorni, la città è stata sotto assedio: barricate, presidi, la stazione della Circumvesuviana bloccata per ore. Fino a due “bombe carta” lanciate sui balconi del municipio insieme a uova marce. “Comprendo nella sostanza la protesta”, ha aggiunto il primo cittadino, “l’acqua è un bene che va al di sopra di molti altri, però la forma scelta per protestare, in alcuni momenti e in certe forme di espressione, è stata indegna di una società civile. Chi l’ha strumentalizzata per cercare di danneggiare la mia Amministrazione non ha fatto altro che danneggiare l’immagine della nostra città”.
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